Non mi perdo in altri convenevoli e vi lascio la recensione. Ah, grazie Alice per avermelo consigliato, ti lovvo!
THE PROGRAM di Suzanne Young
| DeAgostini, 04/2015 | pag. 448 | € 14,90 | the program #1 |
Sloane sa perfettamente che nessuno deve vederla piangere. La minima debolezza, o il più piccolo scatto di nervi, potrebbero costarle la vita. In un attimo si ritroverebbe internata nel Programma, la cura ideata dal governo per prevenire l’epidemia di suicidi che sta dilagando fra gli adolescenti di tutto il mondo. E una volta dentro, Sloane dovrebbe dire addio ai propri ricordi… Perché è questo che fa il Programma: ti guarisce dalla depressione, resettandoti la memoria. Annullandoti. Così, Sloane ha imparato a seppellire dentro di sé tutte le emozioni. Non vuole farsi notare, non ora che suo fratello è morto e lei è considerata un soggetto a rischio. L’unica persona che la conosce davvero è James, il ragazzo che ama più di se stessa. È stato lui ad aiutarla nei momenti difficili, lui a farle credere che ci fosse ancora speranza. Ma, quando anche James si ammala, Sloane capisce di non poter più sfuggire al Programma. E si prepara a lottare. Per difendere i propri ricordi, a qualunque costo.
Voto:
Ho letto The Program come una folle e seguendo la logica stessa del romanzo significa che l'ho amato alla follia. D'altronde perché negarlo? Perché far sì che la mia parte razionale porti a galla alcune falle che l'autrice non ha - almeno per il momento - colmato? Perché, per una volta, non lasciare che le emozioni prendano il sopravvento su tutto?
E allora lo faccio.
Voglio scrivere questa recensione appoggiando il mio cuore sulla tastiera. Era da tantissimo tempo che non riuscivo a farmi travolgere esclusivamente dalle emozioni, il mio lato critico è sempre lì che scalpita per prendere il sopravvento, ma non questa volta. Questa volta sono stata rapita dalla disperata e immensa storia d'amore di Sloane e James, due ragazzi che lottano contro il tempo, perché a diciotto anni finalmente non saranno più controllati, ma quei pochi mesi che li separano dalla libertà li devono vivere indossando una maschera e nascondendo il dolore. Ma non è facile sorridere quando si ha paura. Non è facile dire che va tutto bene quando i tuoi amici sono morti. Non è facile far finta di credere in un sistema quando non ci si fida di nessuno. Sloane e James sono tutto l'uno per l'altro. Si amano, si proteggono, si sostengono, ma sono soli. Soli contro un intero Paese.
L'Oregon infatti, per prevenire un'epidemia di suicidi che sembra essere addirittura sensibile al contagio comportamentale, ha introdotto una cura preventiva, ovvero il Programma. Tutti i ragazzi ancora minorenni sono costantemente monitorati e ai primi sintomi vengono portati in una struttura che cancellerà quei ricordi che li hanno fatti ammalare.
Ma il punto è un altro: i ragazzi si suiciderebbero se non ci fosse il Programma? O è il Programma che li spinge a farlo? La paura che l'assenza di ricordi possa togliere loro l'identità è una minaccia troppo grande, un compromesso a cui non vogliono scendere, per questo Sloane finge quotidianamente di aver superato la perdita di suo fratello. Mai abbassare la guardia, mai mostrare le proprie debolezze. Allegria e spensieratezza sono i loro alibi, e James è la roccia alla quale Sloane non vuole staccarsi per nessuna ragione al mondo. Lui la tiene in piedi, la mantiene in vita, le regala gli unici momenti di vera felicità.
Ma è possibile fingere in continuazione?
Ecco, io dovevo saperlo. Dovevo sapere fino a che punto Sloane e James avrebbero retto, e cosa sarebbe successo nel caso uno dei due fosse crollato. Dovevo sapere tutto, per questo non sono riuscita ad abbandonare il libro prima di aver sfogliato l'ultima pagina. Ebbene sì. Ho letto The Program tutto d'un fiato, tutto in una notte.
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L'Oregon infatti, per prevenire un'epidemia di suicidi che sembra essere addirittura sensibile al contagio comportamentale, ha introdotto una cura preventiva, ovvero il Programma. Tutti i ragazzi ancora minorenni sono costantemente monitorati e ai primi sintomi vengono portati in una struttura che cancellerà quei ricordi che li hanno fatti ammalare.
Ma il punto è un altro: i ragazzi si suiciderebbero se non ci fosse il Programma? O è il Programma che li spinge a farlo? La paura che l'assenza di ricordi possa togliere loro l'identità è una minaccia troppo grande, un compromesso a cui non vogliono scendere, per questo Sloane finge quotidianamente di aver superato la perdita di suo fratello. Mai abbassare la guardia, mai mostrare le proprie debolezze. Allegria e spensieratezza sono i loro alibi, e James è la roccia alla quale Sloane non vuole staccarsi per nessuna ragione al mondo. Lui la tiene in piedi, la mantiene in vita, le regala gli unici momenti di vera felicità.
"Ho intenzione di passare il resto della mia vita con te o di morire provandoci" James
Ecco, io dovevo saperlo. Dovevo sapere fino a che punto Sloane e James avrebbero retto, e cosa sarebbe successo nel caso uno dei due fosse crollato. Dovevo sapere tutto, per questo non sono riuscita ad abbandonare il libro prima di aver sfogliato l'ultima pagina. Ebbene sì. Ho letto The Program tutto d'un fiato, tutto in una notte.
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15 commenti:
Io ho sempre pensato che il suicidio fosse una scelta vigliacca, facile epr chi la compie, un attimo e tutto è finito, il difficile è lottare ogni giorno! Questo libro non l'ho inserito in Wl e non sono certa di volerlo fare, anche se a te è piaciuto tanto! Ultimamente non sono in vena di storie complicate , è vero che per ogni storia c'è un suo tempo per The Program per me non è ancora giunto!
Ulàlà! Non mi aspettavo tanto entusiasmo. Sul suicidio la penso diversamente da Lara, perché è la cosa più egoista di questo mondo ma ci vogliono sotto due palle così (essì, sono sensibile al tema dopo la lettura di Raccontami di un giorno perfetto, che ti consiglio, se ti capita), e voglio leggere il libro a breve. E' già a casa ;)
Complimenti per la recensione.
Questo libro mi ispirava già parecchio e la tua recensione non ha fatto altro che aumentare il mio desiderio di leggerlo. *-*
@Lara lo capisco, c'è un momento per tutto, però io l'ho vissuto diversamente. Ok, è un libro sulle fragilità umane, sulle debolezze, sul dolore, ma per me è una storia d'amore e basta. Bella e struggente.
@Mr Ink
Ma tu non ci sarai mai un voto così alto, figuriamoci! E so già i motivi!
Raccontami un Giorno Perfetto lo leggerò!
@Christy
Bello bello Christy, a te lo straconsiglio!
Sto gongolando, lo ammetto. XD Leggendo la tua recensione ho riprovato tutte le emozioni. Che bello!
Quoto Mr. Ink, anche a me è piaciuto Raccontami di un giorno perfetto, anche se non tanto questo. Ma sono due cose molto diverse, difficili da paragonare. Kiss! :)
P.s. Sto mettendo su la 15 di Outlander. Si salvi chi può... :°°°(
@Alice, Outlander l'ho visto ieri, puntata strepitosa, bellissima, dolorosissima (e quando si soffre noi siamo felici, no?). Non vedo l'ora di vedere l'ultima, anche se dopo mi mancheranno tantissimo Jamie e Claire. Soprattutto Jamie :3
Allora? Lo leggo? Leggo? Leggo?
Buttati Marta! (qualcuno si chiederà come faccio a sapere che sei tu, ma certe cose è meglio tenerle segrete)
In teoria mi doveva arrivare, in pratica - e non me ne stupisco - non è arrivato... avevo deciso di lasciare perdere e di non smuovere mezzo mondo... e poi cosa fai? Pubblichi questa recensione? Eh no, Silvia v.v non si fa!
Mannaggia! Mi hai incastrata fin dalle prime righe della recensione. E, rassegnata, l'ho aggiunto in WL.
E adesso chi glielo dice alla pp? :P
@daydream
perdono u.u
@Emy
perdonami anche tu u.u.
PERDONATEMI!!!!! T____T
Silvia ma visto che è una duologia posso leggerlo oppure impazzirò in attesa del secondo?
Tranquilla! Non ha un finale frustrante!
Ciao, ho appena finito di leggere The Program e condivido molte delle tue osservazioni e in generale devo dire che mi è piaciuto nonostante in prima persona e al presente non sia proprio il mio stile di scrittura preferito...
L'ho trovato molto struggente in certi punti, ma soprattutto pieno di contrasti specialmente tra la prima e la terza parte.
Se ti va di dare un'occhiata a ciò che penso su questo libro fai una visitina al nostro piccolo blog: Raggywords - Recensione The Program di Suzanne Young
Scusa per l'eventuale spam indesiderato...
Rainy
Amo i romanzi distopici e mi piacciono le storie d'amore... quindiii sì, mi hai definitivamente convinto a leggerlo e spero mi possa piacere quanto a te!
Grazie mille :)
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