Di Carne e di Carta di Mirya
| autopubblicato, 06/2014 | € 2,68 |
Chiara vive di carta. Insegna, studia e legge di tutto. Sui libri e coi libri è cresciuta, i libri sono stati la sua famiglia e i suoi migliori amici e dai libri ha appreso l’amore: l’amore per le pagine ma anche per gli uomini che in quelle pagine vivono. Leonardo entra nella sua vita per seguirla nel Dottorato di ricerca, ed è un uomo concentrato sulla realtà di carne: per lui il distacco dalle parole scritte è vitale e non accetta l’approccio passionale di Chiara. Ma è stato davvero un caso, a portarlo da lei, o c’è una trama anche dietro al loro incontro?Tra un canto di Dante e una canzone degli ABBA si combatte la guerra tra la carne e la carta, una guerra che non ha vincitori né perdenti e che forse non ha nemmeno schieramenti.
Voto:
Come poteva per lui essere l'Inferno,
ciò che per lei era il Paradiso?
Il titolo poi mi ricordava una tesina che feci ai tempi della scuola e che avevo intitolato "Dalla Carta alla Carne". Questo fattore forse avrebbe dovuto stimolare la mia curiosità, invece no, effetto contrario anche in questo caso. Non so perché... e ci ho pure ragionato sopra, ma non sono venuta a capo di niente. Di certo non mi aspettavo di trovarci delle similitudini, non avevo mica scritto un romanzo! Io parlavo dei personaggi dei romanzi che avevano trovato un volto nel cinema, Mirya invece ci parla di Chiara, una ventisettenne convinta di non poter provare sulla propria pelle la passione struggente e incendiaria che sente attraverso i testi letterari.
Insomma, razionalmente non so perché imboccassi tante strade tranne quella di Di Carne e di Carta, ma sotto sotto sapevo che a quello STOP avrei dovuto fermarmi prima o poi. E l'ho fatto. Cambierei ancora titolo e copertina, ma il contenuto, che poi è quello che realmente conta, mi ha gradualmente conquistata.
Mi sono divertita con le citazioni dantesche, coi riferimenti a Novecento e Orgoglio e Pregiudizio, a canticchiare le canzoni degli ABBA e a recitare Leopardi. A volte avrei bacchettato Mirya per aver ostentato un po' troppo il suo amore per la carta, ma tra un rimprovero virtuale e l'altro mi sono sciolta.
Sfogliata l'ultima pagina ero talmente liquefatta che avrei potuto dare al romanzo mezzo voto in più, e l'avrei fatto volentieri in nome di un capitolo che racchiude la perfetta essenza dell'anti romance e di cui avevo sinceramente bisogno: mentre Leonardo offre a Chiara il suo pegno d'amore ero in standing ovation. L'unico problema è che a diciotto anni volevo fare la professoressa e deve essermi rimasta incollata adosso una qualche vena di stronzaggine, quindi quattro stelle, ma giuro, meritatissime (immaginatevi quattro stelle belle panciute e super brillanti).
Al contrario se avessi dovuto dare un voto dopo le prime ottanta pagine sarei stata seriamente in difficoltà. All'inizio mi sembrava tutto troppo esagerato. Leonardo che tratta Chiara come la più totale delle nullità e con parole esasperanti al limite dell'umana comprensione (mai rapporto di odio/amore è iniziato con intenzioni peggiori e apparentemente immotivate). Alessandra, la migliore amica della situazione, che colora ogni battuta con continue allusioni sessuali (il solito cliché). Chiara che educa i suoi studenti con fermezza e passione, ma allo stesso tempo si diverte a sfotterli dosando bastone e carota (la perfetta prof. moderna che si lascia però andare a qualche scambio di battuta un po' troppo confidenziale, altro cliché). Qualcosa graffiava le mie corde. Qualcosa non mi convinceva.
Tutto questo succedeva all'inizio.
Tutto questo succedeva quando il colpo di fulmine non mi aveva ancora colpito.
Il "problema" è che Mirya sa scrivere porca miseria, e io davanti a una bella penna non capisco più niente ed entro in modalità "fai di me ciò che vuoi"! Infatti se all'inizio venivo respinta dalla storia per colpa di parole e passaggi un po' troppo altisonanti, a un certo punto mi ci sono trovata dentro, quasi senza rendermene conto. Mirya era riuscita a incastrarmi, mi aveva resa succube della sua prosa, e nonostante qualche forzatura stilistica mi ha fatto amare Di Carne e di Carta, tanto da perdonargli alcuni difetti.
Mi è piaciuta (in modo crescente) Chiara, una ventisettenne idealista con la rara capacità di saper ancora sognare e sperare, nonostante tutti i "se" del suo passato e i "forse" del futuro. Una donna - come la definisce Leonardo - capace di ubriacarsi di letteratura colta di giorno e romanzetti rosa di notte, troppo amante della parola scritta e poco della vita vera.
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15 commenti:
L'ho trovato fantastico! E avendo letto la Fanfiction dalla prima pubblicazione, è stato come un 'ritorno a casa per me'. Mi sono innamorata di nuovo di Chiara e Leonardo! Bellissima recensione, e sì, quattro stelle meritatissime!
L'ho preso anch'io su amazon, ma non l'ho ancora letto. Visto, però, che solitamente quello che consigli piace anche a me, lo farò presto.
Bentornata!
Grazie mille per questa stupenda recensione e grazie per aver dato una possibilità al mio libro, pur non essendo convinta in partenza!
Al titolo sono troppo affezionata, ma la copertina l'ho cambiata.
Grazie ancora, non me l'aspettavo ed è stato un regalo stupendo.
Sono felicissima che il destino abbia favorito proprio la recensione che aspettavo! Ho adorato questo libro ma, a differenza di te, ho amato più la prima parte della seconda - stranezze da lettrici! (Anche se la il pegno d'amore... ah, il pegno d'amore! :D )
PS. La copertina è cambiata, io la trovo più bella ora, ma mi piaceva anche quella di prima, lo confesso!
@Tatihyana
Io invece non riesco mai a seguire le ff (così come non riesco a seguire praticamente niente di quello che viene proposto a "puntate" U.U) e me lo sono gustato in toto!
@Tinetta
Allora spero proprio ti piaccia!
@Mirya
Uh, non far caso ai deliri su cover e titolo, "critico" chi è prevenuto, poi sono la prima che ci casca :P
Aspetto con ansia il tuo prossimo libro, so già che è in lavorazione avanzata!
@Nina
[ho amato più la prima parte della seconda - stranezze da lettrici!]
ahahaha, ma davvero, infatti ricordavo la tua recensione e ho pensato la stessa cosa! Queste povere scrittrici (tu compresa!) come potranno mai mettere d'accordo le lettrici?! Mission Impossible *parte la sigla*!
@Mirya
per la cover, colpa mia... ho un problema con Eddie Redmayne, antipatia a mille!!! x°D
Ma figurati, hai diritto alle critiche e io ho il dovere di ascoltarle e farne tesoro, quando sono educate e oculate come le tue: sono alle prime armi, ne faccio di errori! L'importante è imparare da essi e migliorarsi, come spero di fare.
E comunque guarda che io per prima a volte sono frenata non tanto dalle copertine quanto dai titoli, soprattutto quando in italiano tradiscono l'originale, e se non fosse per i blogger e gli amici non avrei mai letto alcuni libri che invece poi mi sono piaciuti.
Sì, il prossimo è in fase avanzata, se tutto va bene per Natale dovrei farlo uscire. Grazie ancora!
Scusa, aggiungo una cosina e poi non rompo più: io, come le ho già detto, sono più sulla scia di Nina, ho delle perplessità sulla seconda parte del libro, fermo restando il finale, che non cambierei.
In ogni caso devo ringraziarti ulteriormente, perché se la prima parte non ti ha convinto potevi abbandonare la lettura e invece mi hai dato una seconda possibilità!
Il finale è perfetto, anche perché io non sopporto gli epiloghi dove lui e lei, dopo cent'anni, ancora si guardano con occhi dolci e si sussurrano tenere parole all'orecchio, mentre tremila figli gironzolano per casa. Mi viene la nausea, giuro, eppure amo il romance! Per questo ho amato quel "forse" messo al punto giusto nel momento giusto. Per questo adoro anche i finali dei libri di Nina.
Scusami Silvia,
ma devo rivendicare il merito per averti continuamente spronato ad andare avanti nella lettura!;) Ti ho praticamente fracassato le p...e ogni giorno con: continua, vai avanti, vedrai che tra poco mi dai ragione...Perchè sapevo che ne valeva la pena. E infatti mi pare che alla fine ti sia piaciuto!
A te Myria vanno i miei complimenti, il libro mi è piaciuto subito, attendo con ansia il prossimo! Babbo Natale corriiiii!
Marta
Sì sottoscrivo, Marta è stata la mia personal trainer libresca quest'estate! Ricordo che alla scena della spillatrice e al suo "ancora non ti prende?" mi sono sentita quasi in colpa. Però sono bastate poche pagine in più per farmi capitolare, già l'entrata in scena del fratello di Leo aveva mosso le acque giuste (manco fosse Mosè!)
Non sembra male come storia. Ti ho taggata qui: http://libreriadinelly.blogspot.com/2014/08/the-very-inspiring-blogger-award.html
Silvietta bella recensione come al solito *___*
Purtroppo non ho amato il libro quano te, ma mi è piaciuto molto. Ho apprezzato più la prima parte rispetto alla seconda dove, lo confesso, le motivazioni di Leonardo mi hanno fatto cascare le braccia. L'ultima parte non mi ha preso come l'inizio, ma forse la colpa è mia che mal sopporto quando i protagonisti si comportano in maniera ottusa... vorrei tanto entrare dentro al libro e dargli una bella scrollata O___o. Per il resto un bel romanzo da leggere assolutamente!
Allora grazie anche a Marta e a chiunque ha comunque apprezzato il libro anche solo in parte!
sai che io l'ho snobbato per gli stessi tuoi motivi? quella copertina proprio non mi piace ma dopo una recensione tanto entusiasta come non ricredersi? sopratutto perchè credo di essere un pò Chiara anche io!!! m
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