18 giugno 2015

Weekly Recap #127

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

Buongiorno a tutti popolo di lettori, questo è il mio ultimo post pre-vacanze, per due settimane non dovrete sopportare i miei deliri, ma preparatevi perché al mio ritorno vi inonderò di recensioni, spero tutte positive, perché di leggere ciofeche non ne ho proprio voglia.
E a proposito di ciofeche vi sconsiglio subito un libro (forse due... dipende dall'uso che volete farne)

 

Un Amore Oltre le Stelle non sono nemmeno riuscita a finirlo e mi dispiace perché chi l'ha letto in inglese l'ha trovato carino, ma non posso sempre dare la colpa alle traduzioni. Secondo me è bruttino e basta. Anche la scrittura in terza persona che in generale mi piace molto, mi è sembrata forzata e impersonale. Insomma, investite questi 9 euro in altro...
Invece vi consiglio Grey. In previsione della sua uscita (3 Luglio) stampatevi la copertina, appendetela al muro e usatela come bersaglio per le freccette. Se colpite la sclera 5 punti, l'iride 8, la pupilla 10! Buon divertimento ^_^

New Entry


Solo tre, ultimamente sono proprio bravina. Non Buttiamoci Giù lo stavano buttando nella spazzatura e subito me lo sono accaparrata anche perché, mi vergogno a dirlo, io di Hornby non ho mai letto nulla. E poi ho accettato di leggere l'ultimo romanzo di Francesco d'Isa che mi ha spedito Ultimo Piano (o porno totale). Al ritorno dalle ferie saprete cosa ne penso, intanto sono rimasta colpita dall'edizione Imprimatur davvero curatissima, soprattutto per quanto riguarda la carta dal momento che le piccole case editrici spesso usano quella bianca sparaflashante che ti acceca mentre leggi.
E poi il colpo di fulmine di questo mese: Il Ragazzo in Soffitta di Pupi Avati che ho recensito qui. Non perdetevelo, capito?

Cosa mi sono vista

 

Dopo essermi vista - ogni lunedì - tutti i film della serie Una Notte da Leoni, ho attaccato con Harry Potter. Con la messa in onda sono partiti dal quinto film, L'Ordine della Fenice, ma sinceramente i miei preferiti sono proprio i primi quattro. Non so, dopo le cose mi sembrano tirate per le lunghe, quello che funziona su carta sul grande schermo mi ha coinvolto molto meno. Comunque si vedono, per carità, ma i romanzi sono un'altra cosa.

Ho visto anche the Strangers, (solo per Scott Speedman che mi fa sangue) ma è davvero bruttino come film. Forse voleva fare il verso ad Arancia Meccanica, ma la prima parte è noiosissima e poi quando è scattata la viuuuulenza ero già mezza addormentata e non mi sono resa conto che tutto quel rosso non era il sugo con le polpette della suocera, ma sangue.

Cosa mi Porto in Vacanza

Purtroppo mi sono dovuta limitare, anche se è questioni di punti di vista...
Gli unici cartacei che ho nascosto infilato in valigia sono Tempo di Spettri di Perutz, Ultimo Piano (o porno totale) di Francesco d'Isa, Fiore di Neve e il Ventaglio Segreto di Lisa See, Caldo Come il Fuoco di Jennifer Armentrout, L'azzurro del Cielo non Ricorda della Richell e quel mattone de La Verità sul Caso Harry Quebert di Dicker (difficilissimo da occultare... °_°), Innamorarsi istruzioni per l'uso di Cecilia Ahern, L'Uomo nel Quadro di Susan Hill e Il Bambino Ombra di Vallgren.

  
  
  
  
Lo so, sembra che debba stare via due mesi, ma se non ho dei libri con me mi sento come un asmatico senza l'ossigeno. E si sa... la salute prima di tutto! 8) 

In Lettura

Cosa dicevo sopra? Che spero di tornare dalle ferie con tante recensioni positive? Mhhh... sì, speriamo che vada proprio così, ma ho qualche dubbio.
Ho in lettura L'Invito di Ruth Ware e boh, sento aria di fregatura. Personaggi abbozzati, frasi d'effetto che effetto non fanno e ci sono anche delle banalità che a mio avviso si potevano evitare. Lo stile? Niente di nuovo all'orizzonte. Scorrevole, ma è di quelli che non lasciano il segno. Qui il segno può lasciarlo solo la storia, quindi incrocio le dita anche perché sono solo all'inizio. 

A prestissimo!!!

16 giugno 2015

Recensione, IL RAGAZZO IN SOFFITTA di Pupi Avati

Forse dal mio periodo "nero" non sono del tutto uscita... forse devo attraversare tutta una serie di sfumature di grigio prima di dichiararmi ufficialmente "fuori". Oddio... spero di no...
La colpa però non è mia, ma di questo libro mi ha trovata quasi contro la mia volontà. L'ho iniziato e non sono più riuscita a staccarmi più dalle pagine. Non sto neanche a dirvi che ve lo consiglio, tanto l'avete già capito, vero? Pupi Avati racconta una storia difficile e toccante, con maestria, classicismo e talento. Mi serviva un romanzo così!

Il Ragazzo in Soffitta di Pupi Avati

| Guanda Editore, 03/2015 | pag. 248 | € 16,00 | 
Berardo Rossi detto Dedo è popolare e brillante, è negato per il latino e tifa Milan anche se vive a Bologna. Giulio Bigi è timido e sovrappeso, legge "l'Eneide" come fosse "Tuttosport" e indossa orrende cravatte. Due quindicenni che sembrano appartenere a pianeti diversi, se non fosse che ora abitano nello stesso palazzo e frequentano la stessa classe... E che nella famiglia di Giulio c'è un segreto che coinvolgerà, suo malgrado, anche Dedo. Giulio, infatti, non ha mai visto suo padre, chiuso in ospedale fin da prima che lui nascesse. Ora quello sconosciuto sta per tornare a casa. Ma non è la persona che lui si aspetta. Mentre dagli armadi del passato emerge una favola nera di ambizione musicale e passione non corrisposta, Dedo si rende conto che il "ciccione del piano di sopra" è diventato un amico, che quell'amico è in pericolo, e che è il momento di fare delle scelte: ora sono loro due contro tutti. Da una Trieste intrisa di nostalgia a una luminosa e cinica Bologna, Pupi Avati mette in scena nel suo primo romanzo un intenso intreccio psicologico e una vicenda ricca di suspense: la storia di un'amicizia adolescenziale, di un lungo amore, di una nera vendetta. E crea con Dedo e Giulio due protagonisti di estrema autenticità: due ragazzi costretti a diventare grandi affrontando le sconfitte dei loro padri.
Voto:

A settantasei anni Pupi Avati - regista, sceneggiatore e produttore cinematografico - debutta come autore e con il suo romanzo d'esordio, Il Ragazzo in Soffitta, rivisita la figura dell'orco regalandoci un noir suggestivo tra le cui pagine si cela gran parte della sua arte.

Attraverso due storie raccontate parallelamente, ma temporalmente sfasate, siamo spettatori dell'amicizia che nasce tra Dedo e Giulio, in una Bologna contemporanea, ma allo stesso tempo nostalgica vista dall'alto dei suoi incantevoli tetti e osserviamo la vita di Samuele, un ragazzino cresciuto spiando la morte e con una madre solita a dargli lezioni di autostima mentre lo tiene stretto sotto le coperte.
Samuele non è un bambino speciale, non ha particolari talenti ed è fisicamente sproporzionato con quelle sue gambe troppo corte che sono spesso oggetto di scherno. Ma lui sa incassare i colpi come solo chi non ha avuto niente dalla vita è in grado di fare e col tempo si convincerà che la sua diversità altro non è che un punto di forza. Si renderà anche conto che l'infelicità e la paura saranno il solo cibo in grado di sfamarlo e poco importa se gli altri gli corrono davanti e afferrano la vita mentre lui non ha ancora allungato la mano, perché dalla sua parte ci sono ragione e consapevolezza. Convinto di avere tutte le risposte in tasca, ossessionato dal desiderio della madre che vuole vederlo diventare un celebre violoncellista e folle d'amore per Ornella, la moglie del suo insegnante di musica da quando aveva undici anni, Samuele impara a vivere di infelicità e rifiuti, nell'attesa di quel riscatto che - ne è certo - un giorno arriverà...

E così, mentre la quotidianità di Dedo e Giulio viene ripresa da lenti fotogrammi che immortalano come la paura e l'orrore possano entrarti in casa dalla porta principale, senza nemmeno dover chiedere permesso, quella di Samuele ci scorre davanti come una pellicola i cui colori si fanno via via sempre più accessi, immagini nitide e sgargianti che immortalano l'alienazione, lo squilibrio, l'orgoglio e l'ignoranza...
Fra le cose che ho vissuto nella mia vita o che vivrò so di sicuro che questa resterà per sempre quella più bestiale, il momento in cui ho davvero visto come la vita ammazzi un ragazzo, come lo abbranchi e cominci a stringere facendogli uscire tutto il bello che aveva, riempendolo di un male che ogni giorno diventa più grande, nelle ossa, nelle budella, nelle vene, nel cuore senza lasciare una parte che non si infetti. E così nei baci che darà ci sarà dentro quel male, e anche nelle pose che farà per la fotografia della scuola, o nel modo che giocherà alla Play ci sarà quel male e persino dentro il cheesburger e nella firma della sua prima carta d'identità. Per sempre ci sarà nella sua vita quel male a renderlo infelice.

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15 giugno 2015

tour della mia libreria #13


La mia libreria ultimamente è un casino assurdo. A parte alcune sezioni (vi ricordo che io le divido per genere) altre sono nel caos più totale. Ho libri di narrativa in mezzo ai romance; thriller, horror e gialli sparpagliati in ogni dove... e sinceramente non ricordo il momento esatto in cui la situazione mi è sfuggita di mano. Di sicuro al ritorno dalle vacanze dovrò tirare giù tutto e riorganizzare gli spazi partendo da zero O___O
Però mi dispiaceva aver abbandonato questa rubrica e così eccomi qua, a parlarvi di uno scaffale che finora avevo trascurato e che è uno dei miei preferiti in particolare per quattro romanzi...

- SEZIONE HORROR -


Sìììì, oggi si parla di libri horror! Be', già il fatto che ci sian un solo libro di Stephen King la dice lunga sul disordine dilagante che si sta impossessando della mia libreria, ma dal momento che il Re scrive romanzi di ogni genere credo proprio che gli dedicherò una mensola tutta sua. Se la merita.
Ma partiamo subito. ^^

  

Il Bastardo di James Gabriel Berman Una storia dove l'orrore si cela nella mente umana. Cliccando sul titolo verrete rimandati alla mia recensione in pillole, non avevo molto da dire allora e non ne ho adesso. Buona la scrittura, buona la storia, ma non sufficientemente buono il ritmo.

Marea di Douglas Preston & Lincoln Child. Quando dietro l'avventura si cela una storia dell'orrore... Be', d'altronde Preston & Child sono dei veri maestri in questo genere, anche se non sempre riesco ad apprezzarli. Marea però mi è piaciuto! Ricordo di averlo letto durante un viaggio - direzione Francia del Sud - e mi ha tenuto piacevolmente compagnia. Alla base della trama c'è un tragico evento del passato che ha devastato l'esistenza di un'intera famiglia e un'antica maledizione. Cosa volere di più?

Le Tredici di Susie Moloney. Romanzo in cui la protagonista non brilla certo per acume, ma Le Tredici si legge bene, e racchiude tra le pagine tutti quei cliché che personalmente in questo genere di libri non mi annoiano mai. Mi capitò di leggerlo al momento giusto e anche se forse sono stata un po' larga con il voto (e non è da me!) tendo a consigliarlo, soprattutto al gentile sesso!

 

La Società degli Immortali di Wes Craven. Lettori e lettrici, datemi retta: comprate, noleggiate, rubate, scaricate questo libro. Giuro che vi piacerà! Vi ho mai mentito? E' vero che se guardate in giro su Internet non ha voti stellari (su anobii mi pare si aggiri su un 3.2), ed è vero che è uno di quei libri che sembra una sceneggiatura, ma da un regista cinematografico cosa potevamo aspettarci? Tra queste pagine troverete suspense, amore, vendetta e intrigo. Fidatevi e forse mi ringrazierete.

Paragon Hotel di David MorrellLetto e recensito da Pargolo, per cui non mi esprimo oltre, ricordo solo che la mancata introspezione psicologica dei personaggi ha fatto precipitare il voto finale ;)

  

Bunker Diary di Kevin Brooks. Ho recensito Bunker Diary un mesetto fa e ancora adesso, se penso alla storia, mi si rallenta la circolazione. Credo che sia uno dei titoli young adult più cattivi, claustrofobici e spietati che abbia mai letto.

Il Creatore di Ombre di Kevin Guilfoile. Purtroppo Il Creatore di Ombre devo ancora leggerlo, e quindi potrei anche averlo appoggiato sullo scaffale sbagliato. La trama però è intrigante da morire e visto che horror non significa solo zombie e vampiri credo proprio che abbia tutte le caratteristiche per farmi venire la pelle d'oca. Che dite, me lo porto in vacanza?

The Woman in Black di Susan Hill. Discreto romanzo, anche se mi aspettavo molto di più da uno dei capisaldi del genere horror. Ho deciso di non scambiarlo per il suo valore letterario, però in giro c'è di meglio e se lo dico io che cerco sempre di contestualizzare le opere che leggo al periodo in cui sono state scritte, potete crederci. Tanto per dirla tutta, meglio il film (qui la sfida)!

 

The Ring di Koji SuzukiAdoro questo romanzo. Horror puro, ma anche suspense e quel tocco di paranormale che non guasta mai. Nel suo genere uno dei titoli miei preferiti senza ombra di dubbio. Immagino che tutti conoscerete il film, se non quello giapponese (info qui), almeno quello americano con Naomi Watts (info qui), ma non negatevi il piacere di scoprire la paura attraverso le sue pagine. Lo consiglio a tutti, anche a chi solitamente è restio ad affrontare romanzi horror.

Spiral di Koji Suzuki. Spiral è il seguito di Ring, ma purtroppo non è altrettanto bello, probabilmente perché l'horror sfocia nella fantascienza. Insomma, ero pronta a tutto ma non a questo. Peccato, perché la lettura resta scorrevole e i personaggi hanno un'ottima caratterizzazione psicologica.


The Enemy di Charlie Higson. Purtroppo devo ancora iniziare the Enemy e il motivo è molto semplice. La De Agostini ha interrotto questa serie tra l'altro apprezzatissima. E' vero che conta già sette titoli (e non sono pochi), ma se una cosa funziona, perché non sfruttarla? A questo punto non mi resta che scoprire se questo primo volume ha un finale soddisfacente o se termina proprio con un cliffhanger da paura. Nel primo caso lo leggerò, altrimenti addio Higson, anche se a malincuore...

Due Candele per il Diavolo di Laura Gallego Garcia. Due Candele per il Diavolo è stato un vero e proprio caso editoriale in Spagna e sapete una cosa? Non l'ho ancora letto °_°
Anche in questo caso scatta la domanda di rito: me lo porto in vacanza?

  

Unico Indizio la Luna Piena di Stephen King. Il mio primo King è stato Gli Occhi del Drago, ma ero "piccola" e poco consapevole del tesoro che stringevo tra le mani, invece questo libricino che conta pochissime pagine è stato il mio primo King da lettrice capace di intendere e di volere. Una storia che non offre nulla di nuovo forse, ma la struttura a calendario rende quest'opera assolutamente innovativa. E poi io impazzisco per come il Re riesca a tratteggiare in modo tanto vivido la sfera dell'infanzia.

La Mummia di Anne Rice. Mai l'orrore è stato più sensuale. Romanzo meraviglioso, da cui doveva anche essere tratto un film, ma si sa come vanno queste cose... certi produttori parlano, parlano, parlano, poi ciccia. A parte questo - donne - leggete La Mummia. Vi innamorerete, ve l'assicuro, e sì... avrete anche paura, ma giuro, vi divertirete anche!

L'Ora delle Streghe di Anne Rice. Altro titolo acclamatissimo della Rice, ma non mi è piaciuto come il precedente. Sapete che non amo le serie e questo è il primo della saga dedicata alle streghe di Mayfair. Conta più di novecento pagine e - mi duole dirlo - è decisamente introduttivo, quindi prendetelo in mano solo se avete molto tempo a disposizione e poco sonno. Certo quando prende il via lo si divora, ma ci vuole un bel po' di pazienza (diciamo trecento pagine).


A questo punto tocca a voi!
Avete dei titoli horror da consigliarmi? 
(niente King & Son)
Avete letto qualcuno di questi romanzi?

11 giugno 2015

Recensione, LA SENTINELLA di Claudio Vergnani

Buonaseraaaa! Finalmente tra un 730 e una busta paga, riesco a pubblicare la recensione de La Sentinella di Claudio Vergnani, autore dallo stile ricco e vivido che - se amate il genere - non potete non scoprire!
Ho visto abbastanza putridume e morte per dichiarare ufficialmente chiuso il mio periodo "buio".
Adesso forse riuscirò a orientarmi su qualcosa di più soft :)

La Sentinella di Claudio Vergnani

| Gargoyle Edizioni, 2015 | pag. 462 | € 18,00 |
Ecco il futuro. E molte cose sono cambiate: si è aperta un'era di uguaglianza e di spiritualità. Ciò che prima era privilegio delle classi agiate ora è alla portata di tutti. Niente più polizia, né esercito. Ma disastri naturali, catastrofi legate all'incuria, la sovrappopolazione dovuta alle direttive di una religione che pretende famiglie sempre più numerose, carestia e degrado hanno fatto del mondo un luogo inospitale e pericoloso. Il dilagare del cannibalismo, il proliferare di antiche sette legate al culto dei morti, la demenza indotta dall'uso di droghe letali, una fauna mutante mostruosa e antropofaga portano la Chiesa a istituire severe Selezioni per la formazione di Ordini scelti che mettano un freno ai pericoli. Nasce così l'Ordine delle Sentinelle. La Selezione per diventare Sentinella, però, non è solo dura, è disumana. E cosa succede se chi sopravvive rischia di ritrovarsi disumano a sua volta? Cosa succede se i prescelti si rivelano peggiori delle persone che dovrebbero combattere?
Voto:
 - - -

Si sa che quando si parla di horror prediligo i romanzi da "maschio". Definizione orrida, lo so, ma è così che li chiamano le mie amiche che tra l'altro mi additano anche come "strana", perché secondo loro chi ama le storie piene di sentimento, passione e romanticismo non può amare anche quelle traboccanti di mostri, sangue e morte.
Invece sì. Chissà, magari sono un ossimoro vivente, ma ho i miei periodi e i miei bisogni.
In una fase decisamente buia, poco tempo fa ho messo gli occhi su La Sentinella di Claudio Vergnani, autore modenese già noto per I Vivi i Morti e Gli Altri e una trilogia vampiresca assolutamente innovativa. Con questo romanzo Vergnani sfocia nella distopia; siamo in un futuro imprecisato, e la popolazione mondiale è devastata fisicamente e psicologicamente a causa del troppo benessere. Ha visto guerre e catastrofi naturali, ma è stata la prosperità a far crollare ideali e sogni. E' il tracollo delle speranze, parole come società, politica e democrazia non hanno più importanza, per questo, in un clima letale, al limite della sopravvivenza, la Chiesa torna a essere l'unico punto di riferimento a cui il genere umano cerca di aggrapparsi. Non è importante avere, ma essere. C'è incuria, povertà, sporcizia, ma la spiritualità illumina il cammino dei giusti o almeno è questo che tutti credono. Intanto si fanno figli (come chiede la religione), non ci si preoccupa della sovrappopolazione, gli animali e gli insetti mutano geneticamente, la gente usa droghe e arriva anche praticare il cannibalismo, finché la Chiesa non decide di istituire un Ordine in grado di tenere a freno ogni forma di pericolo.
Ma per la gente comune diventare una Sentinella significa semplicemente un tetto, un letto e del cibo. E' l'ultima possibilità per i più soli e disperati.
La Selezione però è durissima, quasi impossibile e Vergnani ce la racconterà per oltre duecento pagine. Pagine descritte minuziosamente in cui il nostro protagonista dovrà affrontare quanto più di repellente e disumano si possa immaginare tra città-cimitero e cripte inviolabili, sotto il sole cocente e con il gelo che ti spezza le ossa. In questa parte del romanzo non sappiamo nemmeno i nomi dei personaggi, l'iniziazione non consente rapporti di alcun tipo, pertanto il protagonista li identifica semplicemente con il vecchio, il culturista, la ragazza con la coda di cavallo, il magro... non sembra esserci umanità nelle pratiche che prevedono l'accesso a un ordine ecclesiastico, come se con la religione sia più facile scatenare odio che diffondere amore. Forse è così. Il bene, ha delle conseguenze più pericolose del male e la Chiesa serve solo da tramite...
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6 giugno 2015

Recensione, AUDACIA di Amanda Quick

Visto che a Maggio la Mondadori ha ristampato nella collana ORO un vecchio successo di Amanda Quick, vi lascio la mia recensione scritta pochi anni fa (emh, nove --> piccola considerazione: ma come cavolo passa il tempo?!?!?!). E' una recensione che mette a confronto l'originale con le due traduzioni italiane, una dell'Euroclub e una della collana I Romanzi Mondadori, e punta il dito sui risultati mooooolto diversi.

P.S. Grazie Emi per avermi ricordato di aver letto questo libro e di averlo recensito. A volte mi dimentico dei romanzi che sono passati sotto le mie grinfie!
P.S.2 Se ogni tanto ripropongo vecchie recensioni di vecchi libri è solo perché sto sistemando il sito e mi piacerebbe collegarci i commenti di blogger.
P.S.3 La Mondadori a modo suo si è scusata ;) (QUI)

AUDACIA di Amanda Quick

| Euroclub, 1999 | I Romanzi Mondadori 12/2004 - 05/2015 |

 
Prudence Merryweather sa bene che una ragazza non dovrebbe piombare nella stanza di un uomo in piena notte. Ma è l'unico modo per convincere il famigerato conte di Angelstone a risparmiare la vita di suo fratello. Ed è così che, alle tre del mattino, Prudence si trova di fronte al misterioso conte Sebastian. E le prime luci dell'alba la vedranno tra le sue braccia, riscaldata dal calore dei suoi baci ardenti...
Questa recensione è frutto di tre letture distinte. L'edizione Euroclub, quella più recente dei Romanzi Mondadori e l'originale inglese "Dangerous" (a cura di Nana).
Partiamo dall'originale.
"Dangerous" è sicuramente uno dei titoli migliori della Quick con una delle coppie meglio riuscite: l'unico pericolo in cui v'imbatterete leggendolo è d'innamorarvene.
Prudence Merryweather conosce Sebastian, famigerato conte di Angelstone, la notte in cui decide di andarlo a trovare per dissuaderlo dallo sfidare a duello Trevor, il suo giovane e impulsivo fratello.
Stranamente Sebastian accetta, a patto che prima o poi, questa bizzarra e impavida signorina, pronta a sfidare le tenebre per la sua nobile causa, ricambi il favore. Ed è ben certo che le occasioni non mancheranno…
Sebastian è un indimenticabile personaggio con un aurea di pericolo e mistero enfatizzata dal suo fedele gatto nero Lucifero. Un uomo tenebroso, temuto e temibile, ma intrigante e quanto mai affascinante.
Prue invece è una creatura solare e loquace (ma sa anche quando tacere!), curiosa e piena di brio. E' graziosa ma non oggettivamente bella, troppo intelligente per accompagnarsi alla maggior parte degli uomini dell'alta società, e con una strana e insolita passione per l'occulto. Nel paranormale, con fantasmi e spiritelli, Prue ci sguazza che è un piacere.
Ed ecco la cosa che li accomuna: la passione per il mistero! E quando si troveranno ad indagare su morti sospette, dubbie apparizioni e omicidi vari, oltre a svelare l'impensabile scopriranno anche quanto indispensabili siano l'uno per l'altra.
Un'insolita e originale coppia. Lui razionale e apparentemente impassibile ai sentimenti più effimeri come l'amore, lei inguaribile romantica e sognatrice. Insieme si impadroniscono della scena regalando fin dalle primissime pagine promesse che verranno mantenute.
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