A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò random) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
LIBRO VS FILM
chi vincerà?
Oggi in sfida
Io Prima di Te
Vince il libro!
Non so da che parte cominciare...
Dunque... cerchiamo di fare ordine a tutti i pensieri che affollano il mio cervellino bacato e seriamente compromesso dalla ripresa del lavoro dopo due settimane di ferie.
Ricordate questo post? Era parecchio spoileroso, perché dopo aver letto il romanzo della Moyes sentivo proprio il bisogno di sfogarmi. La storia di Will e Lou mi aveva emozionata e fatto anche un po' incazzare, ma ormai l'ho già detto in tutte le salse: ho odiato l'autrice, le ho dato anche della paracula (quando mi girano, mi girano ragazzi, non so che farci!), mi ha infastidito non il finale, ma come ci si arriva (un pochino ci aveva illuse che le cose potessero andare diversamente, no?), però - critiche a parte - il romanzo l'avevo trovato fresco, divertente, solare, pieno di vita e con personaggi davvero belli. Personaggi che avevano tanto da dire e tutto un mondo da raccontare. Quello di Lou pieno di colori e allegria; quello di Will fatto di silenzi e dolore.
Adesso sparo subito la bomba.
Ho preferito il trailer al film. BAAAAAAAAAAAAM! *devastazione totale*
Se non ho fatto terra bruciata intorno al mio blog adesso, credo che non succederà mai più.
Se non ho fatto terra bruciata intorno al mio blog adesso, credo che non succederà mai più.
Avevo predetto che sarei uscita dalla visione di Io Prima di Te a pezzi, invece tranquilli (non che foste preoccupati), sto benissimo.
Gli attori presi singolarmente sono perfetti, insomma, come si fa a non amare Emilia Clarke? e come si fa a non guardare Sam Claflin con due occhi a cuore velati dalle lacrime? Be'... incredibile ma vero... si fa. Perché insieme non sprigionano amore, non hanno quella chimica che mi sarei aspettata, e l'intero film sembra un mosaico assemblato alla bell'e meglio. Vedi una singola scena e ti sembra perfetta. Le vedi tutte una di seguito all'altra e hai la sensazione che manchi qualcosa.
Anche la colonna sonora che nel trailer contribuisce allo sfascio cardiaco qui è solo vagamente accennata e non va bene, Unsteady ti scompensa alla prima nota!
Probabilmente la lettura del romanzo può avermi influenzato, ma non è nemmeno detto, per esempio con Colpa delle Stelle mi era successo l'esatto contrario. Tra i film appartenenti al genere "facciamoci del male" l'ho preferito; è più intenso, più sincero, più empatico.
Invece qui ho trovato tutto fatto a regola d'arte, ma senza anima. Tutto troppo perfetto, tutto troppo studiato, tutto recitato a memoria per benino. Nel libro si ride, qui no. Nel libro si piange qui ci si commuove appena. Uno dei punti forti del romanzo è proprio lo stile fresco e leggero che rende ancora più insopportabile il dramma che sta vivendo Will. Lui, che ha sempre vissuto ai mille all'ora, costretto da due anni su una sedia a rotelle, paralizzato dal collo in giù, improvvisamente trova il Lou l'unica ragione per cui svegliarsi al mattino, ma potrà bastargli? Si può vivere amando una donna e non poterla toccare? Si può esistere dimenticandosi chi si è stati prima? Sono tante le domande che ci si pone nel libro, alcune trovano una risposta, altre ti mandano in confusione, su una in particolare preferisci quasi non soffermarti sperando che Lou, con il suo grande cuore e le sue calze da ape, compia il miracolo. E, cosa fondamentale, il libro ti coinvolge.
Il romanzo ha una magia latente che nel film non ho sentito. Gli sceneggiatori (Jojo Moyes, Scott Neustadter, Michael H. Weber) hanno estrapolato dalle pagine i momenti salienti e li hanno metodicamente sistemati uno dopo l'altro, dando vita a un film piacevole, ma non speciale come avrei creduto. Ho sempre ipotizzato con assoluta convinzione che il film avrebbe colmato quei piccoli difetti che avevo trovato nel libro, invece ne ha aggiunti di nuovi. Guardandolo con occhio cinico potrei dire che è la storia del paraplegico che prima del grande salto vuole fare l'ultima opera buona della sua vita, e lo so, non è così, ma io riesco a mettere tutti i miei buoni sentimenti in prima linea solo quando il cuore mi va in pappa. Non è successo, pazienza.
Il romanzo ha una magia latente che nel film non ho sentito. Gli sceneggiatori (Jojo Moyes, Scott Neustadter, Michael H. Weber) hanno estrapolato dalle pagine i momenti salienti e li hanno metodicamente sistemati uno dopo l'altro, dando vita a un film piacevole, ma non speciale come avrei creduto. Ho sempre ipotizzato con assoluta convinzione che il film avrebbe colmato quei piccoli difetti che avevo trovato nel libro, invece ne ha aggiunti di nuovi. Guardandolo con occhio cinico potrei dire che è la storia del paraplegico che prima del grande salto vuole fare l'ultima opera buona della sua vita, e lo so, non è così, ma io riesco a mettere tutti i miei buoni sentimenti in prima linea solo quando il cuore mi va in pappa. Non è successo, pazienza.
Adesso ditelo pure. Sono tornata... e sono più rompiballe di prima xD
E secondo voi?
Libro o film?
9 commenti:
Libro!
Sai già: il film è un compitino.
Ti straconsiglio la visione di tale Altruisti si diventa.
@Mr Ink
Ero convinta che l'avrei adorato incondizionatamente, ma vabbe', amen.
Altruisti si diventa lo volevo vedere, forse sono l'unica, ma Paul Rudd a me sta tanto simpatico!
Sto davvero male se il film è uscito e io manco lo sapevo...
Però temevo che succedesse esattamente quello che scrivi. Uffa.
@Alice devi vederlo! Subito. Adesso! Esci da quell'ufficio e vai a vedere Io Prima di Te, così parte lo sfogo spoileroso xD
No vabbe'... volevo ammmooore e pathos, lacrime e dolore. Nada. Se ho pianto è solo perché sono una frignona di prima categoria, ma appena ho spento la tv, sono andata a buttare la spazzatura fischiettando.
I due protagonisti sono carucci, ma io non ho sentito nascere alcun sentimento tra loro.
Paul Rudd mi è indifferente, ma qui è intensissimo.
Poi c'è il ragazzino in carrozzella, Craig Roberts, che è adorabile.
L'umorismo nero, fortunatamente, si spreca :-P
Condivido in pieno! Il libro, pur non essendo perfetto, coinvolge e fa riflettere; il film l'ho trovato molto affrettato e i protagonisti carini, ma poco a fuoco.
Silvia, evidentemente la carenza di pathos, ammmore e lacrime ci perseguita (ogni riferimento all'ultima puntata di Outlander è del tutto casuale).
Però confermo quello che dice Mik, Altruisti di diventa è da vedere e Rudd in questo caso si sopporta. Il ragazzino invece è semplicemente A.DO.RA.BI.LE. Ma in un modo un po' conflittuale. XD
Bentornata! ^_^
Il film non l'ho ancora visto; che non fosse all'altezza del libro lo immaginavo già, però il trailer prometteva bene a livello emozionale e gli attori protagonisti sembrano piuttosto azzeccati. Cercherò di vederlo al più presto :)
@Emy, il trailer prometteva benissimo, e non dico che il film sia brutto, ma troppo "studiato". Poi mi dirai!
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