15 luglio 2018

Recensione, L'Ape Regina di Gianluca Morozzi

Recensione super veloce per un romanzo super corto e super divertente. La parola d'ordine in questo post, se non l'avete capito, sarà proprio super, perché si parla di supereroi e superpoteri. E Morozzi lo fa in modo davvero super.

L'APE REGINA di Gianluca Morozzi

| Fernandel, 05/2018 | pag. 123 | € 12,00 |

Lucas Bentivoglio ha sedici anni e poche totalizzanti passioni: l'attrice Gal Gadot, la commessa del centro commerciale di nome Daisy e i supereroi bolognesi degli anni Quaranta: il Partigiano, il Fulmine Felsineo, il Sergente Due Torri, persino l'improponibile, imbarazzante Uomo Fuco. Da anni non ha rapporti con il nonno, che vive in una tetra villa con le sue amanti bambine. Lamia Lerici ha vent'anni, e tutti pensano che sia pazza. Non è pazza: convive dalla nascita con Tarantula, un ragnetto psichico che se ne sta nel suo cervello e che sa creare illusioni realistiche. Lamia è bellissima, desiderata da tutti, ma calibra le sue storie potenziali sugli standard irraggiungibili di una serie televisiva intitolata "Doctor Who". Quando Lucas scopre di essere il nipote di uno di quei quattro supereroi bolognesi, erede dei suoi poteri e del suo costume, e di essere destinato a scontrarsi con l'Ape Regina, a sua volta nipote di una supercriminale nazista, i loro destini si incroceranno.
Voto:

Supereroi al contrario. Cultura pop. Ribaltamento dei ruoli e dei cliché. Datemi patatine, fumetti e Morozzi e mi fate felice. Ma anche gelato, pizza, sushi... vabbe' questa è un'altra storia...
Dopo che Marvel e DC hanno riempito le scene di supereroi stramegacazzuti ecco che arriva l'Uomo Fuco con il suo superpotere di dubbio valore e un costume a dir poco imbarazzante. Non si può dire che Lucas Bentivoglio, sedici anni, una passione smodata per Gale Gadot, youporn e la commessa del banco profumi al centro commerciale, sia felicissimo di questa eredità. Sì, ok, è vero che da grandi poteri derivano grandi responsabilità ma lui vola a stento, nemmeno troppo in alto, e ha questo raggio-ronzio che dovrebbe stordire il nemico (dovrebbe)... quindi capirete... anche le responsabilità vanno ridimensionate, no?
La premessa del romanzo (purtroppo troppo breve) è tragicomica e una volta letto anche solo il primo capitolo sarà impossibile fermarsi.
È buffo quello che pensi quando stai per essere trucidato.
A un passo da una morte orribile, che comprende decapitazione e cannibalismo, è curioso che ti venga in mente una battuta che hai letto chissà dove, e che suona più o meno così: «Un uomo non dimentica mai la prima e l’ultima volta che ha fatto l’amore. Specialmente quando coincidono».
Ecco.
Io sto per fare l’amore per la prima volta. E siccome subito dopo morirò, direi che sarà senza dubbio anche l’ultima.
Un’altra cosa che ho letto da qualche parte è: «La cosa peggiore che può accaderti è che i tuoi sogni si avverino».
In effetti, uno dei miei sogni era di perdere la verginità insieme a una ragazza bionda bellissima, per poi mandare le sue foto al mio amico Seppia e farlo schiantare di invidia.
E io, Lucas Bentivoglio, sto per perdere la verginità con una bionda bellissima. Bella di una bellezza inconcepibile, sul serio.
Però non so se riuscirò a inviare a Seppia una sua foto. Dovrei essere molto molto veloce, scattarla e spedirla prima che si manifestino quei dettagli, la decapitazione, il cannibalismo, quei piccoli inconvenienti di cui sto per scoprire la portata.
Insomma, morire senza potermi vantare con Seppia di aver perso la verginità con una bionda bellissima mi fa desiderare di restare in vita qualche altro minuto.
Ma da come lei si avvicina e mi guarda famelica mentre si lecca le labbra temo di non averlo, qualche altro minuto.
Come avrete intuito il nostro povero Lucas sta per fare una brutta fine. Più precisamente sta per essere mangiato dall'Ape Regina. 
Ci insegna Quark che il destino del fuco è copulare, ingravidare e poi morire nel più atroce dei modi, in un vero e proprio suicidio sessuale. E Lucas - da bravo Uomo Fuco - non sa resistere al richiamo dell'Ape Regina, una super cattiva dotata di super feromoni che non aspetta altro che staccargli la testa.
Insomma, più che un superpotere, a Lucas è toccata una maledizione in piena regola.

Non aggiungo altro della trama perché è giusto che vi godiate quell'oretta e mezza che vi porterà via il libro, vi dico solo che oltre ai due personaggi sopra citati ci sono ad attendervi anche un nonno morente che divide la sua enorme villa con un'amante ventenne, e una ragazza che in molti credono pazza ma che invece è costretta a vivere con un ragno nel cervello: Tarantula.

Bene, direi che adesso potete avventurarvi tra queste folli pagine. Se amate Morozzi  questo libro - ricco di citazioni e omaggi che faranno andare in brodo di giuggiole nerd & c. (se poi siete fan del Doctor Who, ciaone proprio) - è una piccola chicca che non potrà mancare alla vostra collezione. Se invece volete cominciare da questo per approcciarvi all'autore, be', sappiate che Morozzi è anche altro. L'Ape Regina è un  piacevole assaggio. Poi ci sono romanzi come Blackout e Gli Annientatori che sono dei veri e propri banchetti.

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2 commenti:

Mr Ink ha detto...

Un Morozzi in stile Lo chiamavano Jeeg Robot?
Ecco, già lo voglio.

SilviaLeggiamo ha detto...

In versione parodia xD