Dopo romanzi originali (e ben scritti) come Warm Bodies, The Summoning, la Trilogia delle Gemme, eccetera, mi sono davvero appassionata al genere young adult, ed è ovvio che qualche cantonata sia destinata a prenderla. E dopo Firelight è il turno di Se Fosse per Sempre. Il romanzo di per sè è piacevole, ma non ha niente di originale, non gode di chissà quale stile scrittoreo e la storia d'amore... posso dirlo? Mi ha rotto. Ma non questa in particolare, mi hanno rotto tutti i libri dove l'autore (o autrice) inserisce quasi a forza una love story che spesso è priva di fondamento e basata su un colpo di fulmine per giunta immotivato.
E dopo questo piccolo sfogo non spaventatevi. Se Fosse per Sempre sono sicura che piacerà alle giovani lettrici. Soprattutto a quelle meno pignole di me!
SE FOSSE PER SEMPRE di Tara Hudson
Casa Editrice Nord, 2012
Prezzo € 18,60
Pagine 368
Trama: Chissà da quanti anni Amelia si aggira sull'argine del fiume, invisibile al mondo e sospesa in un eterno presente. Quand'è morta - proprio in quel fiume di anni ne aveva solo diciotto e, da allora, una specie di nebbia ha inghiottito ogni suo ricordo, dal volto della madre alle risate degli amici, dal profumo delle rose al sapore delle albicocche, condannandola a una cupa solitudine. Finché, un giorno, avviene una cosa incredibile: nelle stesse acque scure che hanno segnato il destino di Amelia, un ragazzo rischia di annegare. E lei riesce ad aiutarlo, a salvarlo, a farlo vivere. Perché quel ragazzo - unico al mondo? - può vedere Amelia, può sentire la sua voce, può accarezzare il suo viso. In quell'istante, lei capisce di non essere più sola, di aver trovato qualcuno pronto ad affrontare qualsiasi sfida, per lei. Ma, soprattutto, di aver trovato qualcuno in grado di far palpitare il suo cuore, quel cuore che ormai aveva cessato di battere. Se fosse per sempre, sarebbe un amore perfetto. Se fosse per sempre...
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9 commenti:
Bene bene, aspettavo proprio questa rcensione. L'ho finito giusto un paio di giorni fa quindi sono ancora fresca (tradotto: ho un bel po' di cose da dire).
Come al solito posso dire di trovarmi d'accordo con te, almeno in linea generale.
I personaggi secondari mi hanno davvero convinto poco... a dire il vero mi ha convinto poco anche chi secondario non è, come Joshua. Come dici, il suo personaggio è ben poco delineato. Non si capisce perchè agisca in un certo modo e non si capisce da dove nascano i suoi sentimenti per Amelia. Tutto avviene in fretta e senza troppe spiegazioni. Ma ho notato che questa è una caratteristica degli ormai numerosissimi Young Adult, dove l'amore è visto ome un dato di fatto, come qualcosa che c'è e basta... un semplice dato freddo che poco ha a che fare con i sentimenti. Sentimenti che a mio avviso possono essere espressi senza necessariamente entrare nella testa dei personaggi. Basterebbero pochi gesti, le parole giuste dette al momento giusto... insomma, il fatto che il libro sia raccontato dal punto di vista di solo uno dei protagonisti (in questo caso Amelia) non rappresenta una giustificazione.
Amelia invece è tutta un'altra storia! Lei sì che è un bel personaggio, bellissimo! L'ho adorata sin dalle prime righe. Mi ha commosso la sua confusione, la sua paura, la sua incertezza. L'ho trovata autentica e sincera nelle sue reazioni quasi un po' infatili, come se l'incontro di Joshua la riporti alla vita, ed in un certo senso è così.
Oltre ad Amelia, mi è piaciuto anche Eli, uno spirito cattivo con una tragica storia alle spalle. Di sicuro il suo personaggio è stato delineato molto meglio di Joshua, anche se è un po' (un bel po') schizzato *___* (forse che l'autrice consideri i personaggi "morti" più interessanti di quelli ancora in vita?! *___*)
Nel complesso darei un 4 come voto, ma soprattutto per la protagonista.
Forse proprio perchè Amelia è un personaggio riuscito e a tutto tondo, che non sono riuscita a giustificare il piattume esterno. Eli è vero, nella sua follia ha più spessore di Joshua, ma avrei da ridire anche su sua nonna, perchè odia tanto i morti?
Non mi addentro oltre per non spoilerare quelle flebili rivelazioni che dovrebbero chiamarsi "colpi di scena", ma bastava poco per rendere tutto più credibile. Perchè queste autrici a volte si perdono in un bicchier d'acqua?
Sì, concordo. La nonna forse in quanto rientra nella categoria dei vivi, ha davvero poco spessore. Eppure il suo poteva essere un bel personaggio. Gli elementi comunque c'erano tutti.
Be' mi metto l'anima in pace allora. I morti sono personaggi interessanti, i vivi no. Che ringrazino di essere vivi, tzè, volevano pure essere tratteggiati bene?!
Adesso mi è tutto chiaro... grazie Giada!
Ma prego Silvia. D'altronde cosa c'è da dire sui vivi? Sono così... monotoni e noiosi. La vita di un fantasma è decisamente più affascinante, no? *__*
Io l'ho letto e mi è sembrato carino e niente di più, non mi sono soffermata troppo a cercare di capire cosa non mi avesse colpito. Però avete ragione, solo la protagonista ha spessore, gli altri no, un piattume su tutto il fronte...
Sarah
Condivido, non mi è piaciuto per nulla. L'ho trovato banale e privo di spessore
iniziato a leggere con entusiasmo mi ha spento pagina dopo pagina... scrittura banale e poco ricca, storia banalissima e noiosa con molti pezzi lasciati per aria senza definizione...l'ho finito di leggere stamattina forzata, giusto per non lasciare un libro a metà. Di solito non sono mai critica sui libri, trovo sempre qualcosa di interessante invece questo dalla trama prometteva grandi cose, mentre alla fine mi sono chiesto qualche casa editrice pubblicherebbe una tale banalità. Pessimo...
Sì ti capisco, è successo lo stesso anche a me, sicuramente avendo letto tanti pareri molto positivi, mi aspettavo di più, parecchio di più. Invece questo libro di originale non ha niente.
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