9 maggio 2012

Recensione, 13 di Jay Asher

13 di Jay Asher è un romanzo abbastanza datato che mi ha sempre incuriosita. Ecco, era meglio se la mia curiosità restava insoddisfatta!
Per i dettagli vi rimando alla recensione, il link è qui sotto come sempre! ^^

13 di Jay Asher
Mondadori, 2008
Pagine 237
Prezzo € 15,00


Recensione

Trama: Clay torna da scuola e fuori dalla porta trova ad aspettarlo una pessima sorpresa: sette audiocassette numerate con dello smalto blu. Ascoltandole, scopre che a registrarle è stata Hannah, la ragazza per cui si è preso una cotta. La stessa ragazza che si è suicidata due settimane prima. Quelle cassette sono il suo modo per avere l'ultima parola sulle vicende che, secondo lei, l'hanno portata alla morte: facendole scorrere, Clay scopre che il destinatario del pacchetto deve ascoltarle e poi passarle al successivo di una lista. Nelle cassette, 13 storie: ognuna legata a una persona che ha dato ad Hannah una ragione per togliersi la vita. Seppur sconvolto, non può resistere alla tentazione di esplorare a fondo la storia che lo riguarda e, guidato dalla voce di lei, visiterà i luoghi che lei vuole mostrargli, finché non gli rimarrà altro da ascoltare...

Nota: Vi ricordo che i commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.  

16 commenti:

Giada ha detto...

Insomma una vera delusione. Peccato perchè la trama sembrava interessante, pensavo si trattasse di un altro The Gap. A quanto pare mi sbagliavo T__T

SilviaLeggiamo ha detto...

Un libro bypassabile a mio avviso!

Ale e Ari ha detto...

L'ho letto tempo fa e anche io ho pensato che le ragioni che hanno portato al suicidio di Hannah fossero un po' deboli... Insomma, quale adolescente non viene preso in giro dai coetanei o umiliato in qualche modo? In questo senso la protagonista è sembrata, a mio parere, debole e fragile, le sue ragioni non meritano, secondo me, una selta drastica come il suicidio. Bella recensione comunque!
Ciao,
-Ale

SilviaLeggiamo ha detto...

Grazie Ale, sì la pesiamo proprio allo stesso modo ^^

SilviaLeggiamo ha detto...

pensiamo*

Nico ha detto...

Letto il tuo punto di vista. Sono d'accordo sull'eccessiva razionalità in questo suicidio, condita però da una voglia di comprensione ed ascolto, buttando in faccia ai suoi colpevoli le loro presunte colpe. Io ho premiato con un 6,5 l'originalità e la fluidità della trama...

daydream ha detto...

OMG D:
Non mi dire così y___y
Sta mattina ho giusto proceduto a scambiare un libro su anobii per averlo perché mi incuriosiva un sacco XD
Mannaggia! Spero mi piaccia X°D
Ho alte aspettative che devo dire ora come ora si sono un po' abbassate...
Va beh male che vada... lo ri-scambierò per qualcos'altro XD

SilviaLeggiamo ha detto...

Ma sì, al massimo lo riscambi, in generale è un libro che piace, io però non sono riuscita a trovarci niente di così profondo e toccante, nonostante in effetti si punti proprio a questo.

Anonimo ha detto...

Io invece il libro l'ho apprezzato molto. L'autore non cerca di giustificare hannah me cerca di farci capire che anche un semplice evento può distruggere una persona. le ragioni della sua morte non sono solo 13, leggendo il libro con attenzione ce ne possiamo rendere conto. In uno dei capitoli, non ricordo esattemente quale ma era verso la fine, lei afferma di aver creto una lista con tutte le persone che l'hanno fatta soffrire, ed erano molte più di tredici, ma essendo eventi non collegati lei non ne ha parlato. Questi eventi hanno però influito sulla sua decisione.
Il messaggio a me è parso chiaro: Non dobbiamo credere a tutto ciò che dice la gente e dobbiamo aprire gli occhi. L'adolescenza è un periodo critico della vita, e la sensibilità e la fragilità di un ragazzo possono portarlo a scelte drastiche. I segnali di un suicidio ci sono tutti, siamo noi che siamo troppo presi da noi stessi per accorgercene v.v

SilviaLeggiamo ha detto...

Ciao Anonimo,
capisco cosa vuoi dire, e lo so che il messaggio che voleva trasmettere l'autore è quello che scrivi, solo che non mi è arrivato.
Probabilmente poi la mosca bianca sono io, come dicevo sopra in un altro commento, come romanzo è stato apprezzato dalla maggior parte dei lettori.

Red Kedi ha detto...

Ho letto questo libro anni fa. Un pomeriggio l'ho comprato e alla sera l'avevo praticamente finito ma non mi aveva lasciato nulla, se non un grosso interrogativo...
Secondo me andava trattato meglio. Sappiamo tutti che quello che per uno è una cavolata, per un'altra persona è di vitale importanza ma queste tredici ragioni sinceramente non sono mai riuscite a convincermi. Sono quasi arrivata ad odiarla perchè alla fine, avrebbe potuto avere una possibilità per stare meglio ma non ha voluto. Forse il punto sta proprio qui. Lei aveva già deciso che a prescindere da quello che avrebbe registrato, lei alla fine si sarebbe uccisa anche in maniera del tutto inutile. Avrebbe potuto incolpare gli altri e vivere meglio... avrebbe potuto farsi aiutare da quell'adulto che alla fine le aveva teso la mano... invece no

Anonimo ha detto...

Io credo sia un bel libro, coinvolgente. Affronta molti dei problemi dell'adolescenza in cui imbattono i ragazzi ogni giorno. Inoltre, il mondo in cui il lettore ha descritto pe sue paure, le sue emozioni e i suoi semtimenti credo sia stupendo.

Raggywords - Ale ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Raggywords - Ale ha detto...

Ciao, bella recensione, anche se abbiamo pareri diversi c:
Io l'ho trovato un libro molto forte e al contempo molto bello ed era da tantissimo tempo nella mia Wish List, quindi sono contenta di essere finalmente riuscita a leggerlo *-*
Non mi è dispiaciuta la crudezza di alcune scene, che ritengo sia stata necessaria a far capire tutti i sentimenti e la disperazione che ha portato Hannah a quel gesto, ma allo stesso tempo ho apprezzato il fatto che la sua voce narrante non cadesse mai nel patetico o nel banale.
Se ti interessa leggere la mia recensione la trovi qui :3 .
Un salutone,
Rainy

SilviaLeggiamo ha detto...

Ben vengano anche i pareri contrastanti! ;)

Anonimo ha detto...

Lessi questo libro poichè mi colpiva la copertina.
Ora ho 26 anni, e verso i 15 anni ho tentato il suicidio, non registrai delle cassette, ma scrissi tutto. Da mio padre, assente, le urla quando camminavo per strada, lo stupro, scrissi tutto.
Sono qui poichè mi hanno presa in tempo, e leggo e rileggo questo libro, pensando che al mondo ci sono persone che hanno passato quello che ho passato io ed hanno solo bisogno di aiuto.