LA DONNA PERFETTA di Ira Levin
Super Beat
Pagine183
Prezzo € 12,00
Recensione
Trama: Primi anni Settanta, il fermento sociale è vasto, la rivoluzione sessuale è in atto e sulla scena culturale si affacciano anche le prime prese di posizione del femminismo. Per sfuggire allo stress di New York, Walter e Joanna Eberhart decidono di trasferirsi a Stepford, una tranquilla cittadina del Connecticut, dove il tasso di criminalità è pari a zero, le strade sono linde, i giardini curati e la gente sempre cordiale. Dopo le positive impressioni dei primi giorni, tuttavia per Joanna, giovane donna appassionata di fotografia e animata da idee progressiste e da sentimenti profondamente liberal, l'inserimento nella nuova comunità comincia a presentare più di una nota dissonante. Mentre il marito viene accolto come nuovo membro del Circolo degli Uomini, lei si accorge ogni giorno di più che le donne sembrano tutte incarnare alla perfezione un modello di felicità ed efficienza domestica da carosello pubblicitario: belle, curate, seno prosperoso, modi caramellosi, il loro unico ideale pare essere quello di accudire marito e figli e passare il resto del tempo a lavare, pulire, stirare, lucidare. Delle Barbie-girl senza cervello, ma obbedienti come robot, in un Barbie-mondo fatto di casette ordinate e supermercati tirati a lucido. Joanna stringe amicizia con Bobbie e Charmaine, anche loro presenti a Stepford da poco, le uniche donne sposate che paiono sottrarsi al modello imperante. Ma all'improvviso anche Charmaine, tornata da un weekend col marito, si trasforma in una perfetta donna di Stepford; e di lì a poco persino Bobbie, madre di famiglia non certo esemplare, cade vittima della stessa sorte, pure lei subito dopo un weekend col marito. Rimasta isolata, a Joanna non resta che indagare su quella strana omologazione femminile, partendo dal luogo forse più sospetto di tutti: il misterioso Circolo degli Uomini che raggruppa tutti i maschi adulti della comunità. Compreso suo marito, che le ha appena proposto un weekend fuori città...
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7 commenti:
Ho un premio per te: http://librisucculenti.blogspot.it/2012/05/premio-your-blog-is-great.html
Complimenti per il blog!
Mi sento molto ignorante, non sapevo che fosse un libro così datato, ma se come dici non dimostra gli anni che ha voglio leggerlo. A me basta che non sia un polpettone pesante, la trama è davvero bella e non ho nemmeno visto i due film che citi.
Sarah
Sarah fidati! Non ha assoluatmente niente di pesante, anzi, ha un ritmo perfetto, e poi è così raffinatamente inquietante... Davvero un libro che non può mancare a nessuno, soprattutto se si ama il genere.
Grazie della recensione, cercavo da tempo La Fabbrica delle Mogli, sono contentissimo che l'abbiano ripubblicato.
Saluti
Max
Ho letto recentemente il libro di Levin e non mi sono stupito di trovarlo perfetto. Non ho mai visto i due film da te citati, ma conoscevo la
trama di "the Stepford wives" riportata da Stephen King in Danse Macabre, interessante storia del gotico-thriller americano; King ha definito Levin "l'orologiaio svizzero dei libri di suspense,
che fa apparire ogni altro scrittore noir come un fabbricante di orologi di basso prezzo per drugstore". Complimenti per il blog Guido
Sono contenta che ti sia piaciuto, certi titoli e certi autori vanno assolutamente riscoperti. La definizione di King è azzeccatissima, speriamo vengano pubblicati anche altri titoli di Levin, confido in Rosmery's Baby.
Oddio adesso che ho letto la recensione lo vogliooo. Avevo visto solo il film, ma sembra tutta un'altra cosa!!!
Saetta*°*
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