Fremo dalla voglia di parlarvi del seguito di questo romanzo, ma com'è giusto che sia, facciamo le cose per bene e nell'ordine giusto ;)
Oggi tocca a Dove Oggi è Giù Domani, il primo libro di una duologia (ma l'autore nemmeno la definisce tale in quanto ogni titolo è leggibile singolarmente) di cui vi avevo già anticipato qualcosa in questo post.
Buona lettura a tutti!
Dove Oggi è Già Domani di Nicola Arcangeli
| Giraldi Editore, 2014 | pag. 346 | € 15,00 |
Marco è un uomo solo, ha perso il figlio, morto in un incidente, e la moglie, da cui si è separato dopo la morte del loro Thomas. La sua nuova realtà è fatta di silenzi, mancanze e propositi di suicidio. Luigi è un poliziotto sull’orlo della pensione e la prospettiva di una vecchiaia accanto alla moglie malata di Alzheimer. In un commissariato semideserto risponde a una telefonata inconsueta: un funzionario del ministero lo informa del ritrovamento di una vittima nella sperduta isola di Saint Paul, in pieno Oceano Indiano. Da quel giorno incomincerà un viaggio che farà intrecciare le esistenze di Marco e Luigi, portando entrambi ai limiti della sofferenza e oltre quelli dell’impossibile, ponendoli di fronte alla grande domanda sul significato intrinseco della parola “vita” e inducendoli a riflettere sulla portata delle decisioni che, da lì in poi, saranno chiamati a compiere.
Voto:
Come spesso accade tutto è iniziato per caso.
Io e Nicola ci siamo incontrati grazie a un contatto comune all'interno di una biblioteca della provincia di Bologna; lui cercava qualcuno che lo intervistasse per l'uscita del suo ultimo romanzo e Federica, che organizza i gruppi di lettura, ha fatto il mio nome.
Io raramente (ok, diciamo pure mai) prendo impegni di questo tipo per una serie di motivi che non sto qui a sottolineare, ma non tergiversiamo... cosa mi ha spinto ad accettare? Non lo so, sono convinta che ci si sia messo di mezzo un qualcosa che devo ancora ben definire... Intuito? Destino? Fattore C? Ecco sì, buona la tre!
Il mio dramma di fondo era uno solo. Sapendo che non lo avrei mai potuto intervistare senza aver letto il suo libro avevo il terrore che - nel caso non mi fosse piaciuto - si sarebbe notato.
Già mi vedevo a porre le domande in modalità zombie, con l'occhietto spento e l'encefalogramma piatto -->
Invece è entrato in gioco il Fattore C!
La faccio breve. Ci incontriamo, mi dice che il suo libro la casa editrice non l'ha ancora stampato e mi propone di leggere quello precedente, Dove Oggi è Già Domani, tanto i due titoli sono pure collegati!. Ovviamente accetto, dopo averlo conosciuto ero ancora più curiosa di scoprire cosa mi avrebbe riservato la sua vena da scrittore, perché le premesse erano davvero buone: adora Stephen King, è esterofilo - non al 100% ma quasi - e si diverte ad abbattere i canoni del giallo.
Infatti Dove Oggi è Già Domani inizia come un giallo... ma non lo è affatto...
Un uomo viene trovato morto sulle coste di St Paul, una piccolissima e disabitata isola di soli 8 km² nel bel mezzo dell'oceano Indiano. Dai documenti si risale alla sua identità; si tratta di Marco Beltrami e a ricevere il fax in cui se ne dà comunicazione alla polizia di Bologna è l'anziano Ferrari che si accolla il peso di informare la famiglia del defunto. Immaginate il suo stupore quando ad aprirgli la porta sarà proprio Marco Beltrami, vivo e vegeto...
Non c'è bisogno che aggiunga altro perché con un incipit del genere il lettore si trova subito inchiodato alle pagine, travolto dalla storia di Marco, un uomo privato di ogni speranza, desideroso solo di poter mettere la parola fine a quella che non riesce nemmeno più a chiamare "vita". Il figlio tanto amato è morto in un tragico incidente, il suo matrimonio è alla deriva, con il padre, una figura perlopiù assente, non ha rapporti da anni e l'oblio eterno sembra essere la più dolce delle consolazioni.
Attraverso uno stile pulito e asciutto, ma mai trascurato, Nicola Arcangeli ci porta prima nella vita di un protagonista assolutamente fuori dagli schemi - debole, depresso, inerte - per poi insinuarsi nell'infelice e opprimente quotidianità dell'agente Ferrari, un uomo capace di trovare consolazione solo in quel lavoro che presto la pensione gli strapperà via.
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Il mio dramma di fondo era uno solo. Sapendo che non lo avrei mai potuto intervistare senza aver letto il suo libro avevo il terrore che - nel caso non mi fosse piaciuto - si sarebbe notato.
Già mi vedevo a porre le domande in modalità zombie, con l'occhietto spento e l'encefalogramma piatto -->
Invece è entrato in gioco il Fattore C!
La faccio breve. Ci incontriamo, mi dice che il suo libro la casa editrice non l'ha ancora stampato e mi propone di leggere quello precedente, Dove Oggi è Già Domani, tanto i due titoli sono pure collegati!. Ovviamente accetto, dopo averlo conosciuto ero ancora più curiosa di scoprire cosa mi avrebbe riservato la sua vena da scrittore, perché le premesse erano davvero buone: adora Stephen King, è esterofilo - non al 100% ma quasi - e si diverte ad abbattere i canoni del giallo.
Infatti Dove Oggi è Già Domani inizia come un giallo... ma non lo è affatto...
Un uomo viene trovato morto sulle coste di St Paul, una piccolissima e disabitata isola di soli 8 km² nel bel mezzo dell'oceano Indiano. Dai documenti si risale alla sua identità; si tratta di Marco Beltrami e a ricevere il fax in cui se ne dà comunicazione alla polizia di Bologna è l'anziano Ferrari che si accolla il peso di informare la famiglia del defunto. Immaginate il suo stupore quando ad aprirgli la porta sarà proprio Marco Beltrami, vivo e vegeto...
Non c'è bisogno che aggiunga altro perché con un incipit del genere il lettore si trova subito inchiodato alle pagine, travolto dalla storia di Marco, un uomo privato di ogni speranza, desideroso solo di poter mettere la parola fine a quella che non riesce nemmeno più a chiamare "vita". Il figlio tanto amato è morto in un tragico incidente, il suo matrimonio è alla deriva, con il padre, una figura perlopiù assente, non ha rapporti da anni e l'oblio eterno sembra essere la più dolce delle consolazioni.
"se morire era così bello, perché non l'aveva deciso prima?"
Attraverso uno stile pulito e asciutto, ma mai trascurato, Nicola Arcangeli ci porta prima nella vita di un protagonista assolutamente fuori dagli schemi - debole, depresso, inerte - per poi insinuarsi nell'infelice e opprimente quotidianità dell'agente Ferrari, un uomo capace di trovare consolazione solo in quel lavoro che presto la pensione gli strapperà via.
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Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.
4 commenti:
Riuscirai a farmi leggere anche questo ne sono certa! Riesci a farmi leggere tutto quello che non prenderei mai in considerazione non perché non lo reputi valido, ma perché credo che non sia il mio genere. Poi arrivi tu...
Romina
Potere dell'ipnosi e dei messaggi subliminali che metto nelle recensioni ;)
Romina,
Spero che ti possa ricredere :-)
Ne sono certa :)
Romina
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