9 febbraio 2022

La Storia del Mondo in 25 Città

 Buongiorno lettori, oggi nuovo post e quello che vi mostro è uno di quei libri destinati a vivere in eterno e a essere sfogliati all'infinito.

La geografia e la storia vi hanno sempre annoiato? Probabilmente non avete letto La Storia del Mondo in 25 Città. Ma tranquilli... non è mai troppo tardi per rimediare 😎

La Storia del Mondo in 25 Città

| Nord-Sud; Illustrated edizione, 11/2021 | pag. 112 | € 19,90 |
10.000 anni di storia del mondo. Un viaggio nello spazio e nel tempo per raccontare, attraverso 25 straordinarie mappe, l'evoluzione della civiltà umana. Le mappe di ogni città racchiudono in sé storie e leggende ricche di fascino sui luoghi e sulle persone che li hanno abitati. Tra le pagine di questo libro assisterai alla nascita della democrazia sull'Acropoli di Atene, passeggerai per le strade affollate di New York, ti immergerai nei misteri della Città Proibita nella Pechino imperiale. Percorrendo le mura dell'antica Gerico e scalando la cima dei futuristici grattacieli di Tokyo, scoprirai come le città possano testimoniare molto del nostro passato e ispirarci a costruire un futuro migliore. Uno straordinario volume illustrato, realizzato sotto la supervisione dei più illustri curatori del British Museum, racconta la meravigliosa storia del mondo e degli uomini attraverso 25 mappe piene di dettagli, curiosità e notizie che affascineranno i lettori di tutte le età. Gerico, Menfi, Atene, Xianyang, Roma, Costantinopoli, Baghdad, Jórvík, Pechino, Granada, Venezia, Benin City, Cuzco, Tenochtitlán, Delhi, Amsterdam, Parigi, Sydney, Bangkok, Londra, San Pietroburgo, New York, Berlino, San Francisco, Tokyo, Città di oggi, Città di domani.

Voto:

Quando un albo unisce una grafica pazzesca alla divulgazione io vado letteralmente fuori di testa 🤩Mi è bastato sfogliare poche pagine della Storia del Mondo in 25 Città che era già diventato uno dei libri preferiti.
Se un po' mi conoscete avrete capito subito che è tanto tanto "mio", ma anche tanto tanto "vostro", o almeno di quella fetta di persone che come me subisce il fascino dei libri illustrati.

Ma vediamo di cosa tratta 🤓

📍Partenza: Gerico (8500 A.C.)
📍Arrivo: Tokyo (giorni nostri)
📍Si passa per: Costantinopoli, Pechino, Venezia, Cuzco, Bangkok, San Pietroburgo e molte altre città.

✈️ Un viaggio nel tempo e nello spazio lungo diecimila anni che ci permetterà di scoprire come l'uomo ha plasmato le città e come le città hanno a loro volta plasmato il mondo.

Ogni luogo è raccontato attraverso una mappa su due pagine più altre due con curiosità e approfondimenti.
Libby VanderPloeg in questo è stata eccezionale. Figure stilizzate, dettagli che non ci si stanca mai di andare a cercare e colori nitidi, pieni, vivi, linee pulite e un tocco di ironia che guasta mai.

Il testo è stato curato da Tracey Turner e Andrew Donkin e il tutto è supervisionato dai più illustri curatori del British Museum. Come si dice a casa mia "mica pizza e fichi".

Dire altro credo sia superfluo, le immagini parlano da sole, adesso tocca solo a voi decidere se imbarcarvi o meno in questo viaggio.
Il biglietto costa solo € 19,90 e direi che ne vale assolutamente la pena!



#gifted @salani_editore




Commento: La Casa Senza Ricordi di Donato Carrisi

Ormai è una tradizione. A Natale si regala Carrisi, a Natale si riceve Carrisi, dopo Natale si legge Carrisi.
Purtroppo questa volta però le cose non sono andate benissimo, quindi sarò breve... 

La Casa Senza Ricordi

Longanesi, 29/11/2021 | pag. 400 | € 22,00 |

Un bambino senza memoria viene ritrovato in un bosco della Valle dell’Inferno, quando tutti ormai avevano perso le speranze. Nico ha dodici anni e sembra stare bene: qualcuno l’ha nutrito, l’ha vestito, si è preso cura di lui. Ma è impossibile capire chi sia stato, perché Nico non parla. La sua coscienza è una casa buia e in apparenza inviolabile. L’unico in grado di risvegliarlo è l’addormentatore di bambini. Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, viene chiamato a esplorare la mente di Nico, per scoprire quale sia la sua storia. E per quanto sembri impossibile, Gerber ce la fa. Riesce a individuare un innesco – un gesto, una combinazione di parole – che fa scattare qualcosa dentro Nico. Ma quando la voce del bambino inizia a raccontare una storia, Pietro Gerber comprende di aver spalancato le porte di una stanza dimenticata. L’ipnotista capisce di non aver molto tempo per salvare Nico, e presto si trova intrappolato in una selva di illusioni e inganni. Perché la voce sotto ipnosi è quella del bambino. Ma la storia che racconta non appartiene a lui.

Voto:


Quando a deluderti è uno dei tuoi autori preferiti il crack che senti fare al tuo cuore è bello forte. E fa pure malino 💔

Ho iniziato il 2022 con un romanzo di Carrisi, convinta che in un paio di giorni l’avrei finito e invece ho arrancato per più di una settimana. Mai successo 😶

Scorrevole ok, ma non basta.
Un thriller deve avere mordente, ti deve “prendere”, invece #LaCasaSenzaRicordi è palesemente un libro di passaggio: la trama non ha alcun tipo di risvolto concreto e i colpi di scena non mi hanno fatto minimamente sobbalzare (anche perché ok giocare con l’ipnosi una volta, due, pure tre… ma poi basta!).

Non mi ha infastidito il finale aperto, ma che nessun nodo sia venuto al pettine, che le parti più interessanti non siano state adeguatamente sviluppate (e spiegate!), così sono arrivata in fondo con un senso di vuoto e frustrazione mai provato prima 😓
Perché Carrisi, nel bene e nel male, mi ha sempre regalato un’emozione, un qualcosa a cui aggrapparmi che mi portava a sfogliare le pagine in modo compulsivo; non trovare niente di tutto questo è stato lo shock più grande di questa lettura, probabilmente l’unico vero e inaspettato colpo di scena 😳😳😳

Non aggiungo altro… lascio la parola a voi 🤭😬

❓avete già letto La Casa Senza Ricordi?

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7 dicembre 2021

C'Era Due Volte di Franck Thilliez - Sezione Spoiler

 

Hai letto C'Era Due Volte di Franck THilliez
e vuoi discutere del finale?
Direi che sei nel posto giusto!


S P O I L E R


ATTENZIONE!!!
I COMMENTI CONTENGONO SPOILER!


Per la recensione spoiler free clicca qui

Recensione, C'ERA DUE VOLTE di Franck Thilliez

Mamma mia, credo che i romanzi di Thilliez siano tra quelli che attendo maggiormente ogni anno; da questo autore non so mai cosa aspettarmi e la curiosità di scoprire cosa ha in serbo per noi lettori mi divora sempre, motivo per cui C'era Due Volte non l'ho lasciato sul comodino a prendere polvere, ma l'ho letto subito.
Bello. Bello, ma con delle riserve che potrebbero annullarsi in previsione di un terzo libro. In questo caso il voto potrebbe aumentare vertiginosamente, ma se Thilliez avesse deciso di fermarsi qui - ahi ahi - confermo le tre stelle e mezzo. Nel post vi dico perché...

C'era Due Volte di Franck Thilliez

| Fazi, 2021 - pag. 500 |
Nel 2008, in un piccolo paese di montagna, il tenente Gabriel Moscato è alla disperata ricerca della figlia, diciassettenne piena di vita scomparsa da un mese. Uniche tracce la sua bicicletta, i segni di una frenata e poi più nulla. Deciso a indagare sull’hotel due stelle dove la ragazza aveva lavorato l’estate precedente, Moscato si stabilisce nella stanza 29, al secondo piano, per esaminare il registro degli ospiti. Legge attentamente ogni pagina, prima di addormentarsi, esausto dopo settimane di ricerche infruttuose. All’improvviso, viene svegliato da alcuni suoni attutiti. Quando si avvicina alla finestra, si rende conto che piovono uccelli morti. E ora è nella stanza 7, al pianoterra dell’hotel. Si guarda allo specchio e non si riconosce; si reca alla reception, dove apprende che è il 2020 e che sono dodici anni che sua figlia è scomparsa: la memoria gli ha giocato uno scherzo crudele. Quello stesso giorno il corpo di una giovane donna viene trovato sulla riva del fiume Arve...
Voto:

Leggere un libro di Thilliez, pensare di essere arrivate alla fine con un paio di neuroni ancora integri, e poi scoprire, grazie alle magie dell'autore, che no... non è proprio così. E ormai è tardi, perché con due neuroni rimasti... che ci fai? Ovviamente niente 😐 

In breve. 
Lettura così 🤓😨😱 
Che finisce così 🤯🤯🤯 

C'Era Due Volte è l'ennesimo trucco di uno scrittore che ho sempre amato, ma che sotto sotto sto iniziando a odiare per l'altissimo livello di frustrazione che mi fa toccare. Per fortuna c'è stato il gruppo di lettura (leggasi supporto), un gruppo fatto di lettori più cervellotici, esauriti e visionari di lui 😂, ma almeno non mi sono sentita sola. 

Veniamo al libro.
Da una parte c'è la storia di un padre che cerca disperatamente la figlia scomparsa da anni. L'indagine sembra molto lineare sotto vari punti di vista, è fatta di indizi che portano ad altri indizi, ma è anche una vera e propria discesa verso gli inferi, un viaggio nel male il cui punto di arrivo credo sia impossibile anche solo immaginare. La cosa più sconvolgente è che Thilliez parla di cose reali, ed è quanto di più agghiacciante e meno etico mi sia mai capitato di leggere. Riassumo il tutto con "disturbante".

Dall'altra parte (😬 e qui arrivano i dolori, le emicranie, le visioni, gli scleri...) c'è il Thilliez mago. Colui che in extremis moltiplica i pezzi del puzzle e li incasina ancora di più. Ha lanciato sassi e nascosto mani. È stato la dea Kali degli inganni. Vi assicuro che leggere Il Manoscritto, a confronto, è stata una passeggiata di salute.
⚠️ Essendo i due libri in qualche modo collegati (potremmo parlare di un libro nel libro, di un effetto matrioska) consiglio non solo di aver letto il Manoscritto… ma anche di ricordarselo 😅 
Veniamo ai puntini sulle “i”. 
Nonostante la storia “principale” si segua benissimo ho trovato alcuni personaggi contestualizzati in modo un po' forzato e situazioni rimaste avvolte nel fumo, ma tutto potrebbe avere un senso, per questo esigo un terzo libro. E non voglio lo spiegone da Thilliez, sia chiaro, solo un filo che mi possa permettere di collegare il tutto senza farmi finire in un reparto di psichiatria.

Chiedo troppo 😅?


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Sezione SPOILER


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Recensione, LA MIA PREDILETTA di Romy Hausmann

| Giunti, 2020 - pag. 384 |
In una notte gelida, un'ambulanza porta in ospedale una donna investita da un'auto sul ciglio del bosco. È incosciente e senza documenti. Con lei c'è una bambina dalla pelle bianchissima e gli occhi di un azzurro glaciale. L'unica informazione che riesce a dare su sua madre è che si chiama Lena. A poco a poco, però, lo strano comportamento della piccola insospettisce i medici. Non conosce il suo cognome, né il nome di suo padre, né l'indirizzo di casa: vivono chiusi in una capanna perché «nessuno li deve trovare». E il terrore sale quando la bambina afferma innocentemente, come se fosse la cosa più normale del mondo, che sua madre «ha ucciso per sbaglio papà», ma non serve chiamare la polizia perché hanno lasciato il fratellino Jonathan a ripulire quelle brutte macchie rosse sul tappeto... Appena viene avvisato, il commissario capo Gerd Brühling ha subito un'intuizione: quella donna non può essere che Lena Beck, la figlia del suo migliore amico, scomparsa 14 anni prima. Ma c'è qualcosa di vero in ciò che racconta quella strana bambina? Come ritrovare la capanna, il fratellino e il cadavere del rapitore, se davvero è stato ucciso? All'arrivo dei genitori di Lena in ospedale, una realtà ancora più sconcertante verrà alla luce. E sarà difficile districarsi in questa rete di verità, fantasie infantili, indizi contrastanti.
Voto:

Bomba 💣💥

La Mia Prediletta ha uno dei più grandi pregi che un lettore cerchi in un thriller: si divora!
Personalmente l'ho ingerito senza nemmeno masticarlo, me lo sono goduta, mi sono calata nelle atmosfere disturbate che Romy Hausmann ha portato in scena e nonostante tratti un tema decisamente abusato nel genere - quello dei rapimenti - è permeato da un tale senso di inquietudine che metterlo giù risulta impossibile.

Tutto ha inizio quando una donna e una bambina vengono portate in ospedale in seguito a un incidente e la piccola Hannah, incolume, spiega a un'infermiera che la mamma a volte non è brava, non rispetta le regole e finisce per fare cose strane... tipo cercare di uccidere papà...😐😐😐
Hannah ha dodici anni, ha vissuto l'orrore senza riconoscerlo, e la verità che ci restituisce è distorta, disarmante, terrificante eppure innocente: offrire al lettore il suo pov credo sia stato il vero colpo di genio dell'autrice 💡

Abbiamo però molto altro: un padre che non si arrende alla scomparsa della figlia, una donna che cerca di riaffacciarsi alla vita, e un passato fatto di porte chiuse a chiave e finestre sbarrate dove in pochi metri quadrati qualcuno ha cercato di far nascere un fiore e trasformarlo in un campo di girasoli.

La prima parte, estremamente nera, evocativa, claustrofobica e misteriosa, l'ho preferita alla seconda, ma è normale che con il diramare delle ombre adrenalina ed endorfine calino. La realtà spesso ha un volto fin troppo normale e quando le tessere del puzzle finiscono al loro posto la storia può avere il sapore del già visto. Ma il potere di un buon romanzo a mio avviso non risiede sempre nella trama quanto nel modo in cui questa ci viene svelata. E Romy Hausmann nel farlo è stata straordinaria 🖤

P.S. Super consigliato a chi amato Ellie All'Improvviso.




2 dicembre 2021

Recensione L'AMORE NON BASTA di Sophie Lambda

| Editori Laterza 05/2021 - pag. 300 |

Voto:

Che bello entrare in libreria e trovare quello che non si cercava 🤩

L'Amore Non Basta l'ho scovato su un ripiano dietro a pile di Ortolani e Zero Calcare, mi ha come chiamata e io - da personcina educata quale sono 😌 - ho risposto.

Trattasi di un diario a cuore aperto in cui l'autrice racconta la sua esperienza con un fidanzato narcisista manipolatore, ma è anche una guida alla sopravvivenza, un memoir che poco alla volta assume la forma di un saggio.

Sophie Lambda scava nelle pieghe di una relazione tossica sviscerandone i meccanismi, li testa uno a uno sulla sua pelle, stempera il dramma con l’ironia e affida la voce della sua coscienza a un peluche aspirante ubriacone, Chocolate.

Vero e spietato, illuminante e salvifico, L’Amore Non Basta è davvero tante cose.
Ti rende soprattutto consapevole delle conseguenze che possono avere comportamenti subdoli e sgradevoli in grado di alterare la percezione della realtà.
Il manipolatore infatti ha il grande potere di trasformarsi nella vittima della situazione e nel farti carico di tutti i suoi problemi. Sei tu la causa. Sei tu che lo rendi rabbioso, sei tu che rovini tutto, sei tu la paranoica, sei tu, sei tu, sei tu, sei sempre e solo tu.

Incontrarlo è come venire infettati da un virus. Sopravvivere a una relazione di questo tipo equivale a guarire dalla peste e l’unico vaccino sei tu.

Sophie Lambda ha fatto un grandissimo lavoro su se stessa e con questo fumetto ci consegna una testimonianza di cui far tesoro. Perché ricordiamocelo, ci sono ferite che non si vedono, ma non significa che non facciano male. Anzi ❤️‍🩹

Super consigliato.

⚠️ Attenzione. Chiunque può essere un manipolatore. Un marito, un amico, un collega di lavoro, un genitore. C’è un test per riconoscerlo, sei pronto a sottoporlo a tutti i tuoi conoscenti?! 😂






4 novembre 2021

Recensione L'UOMO CHE RIDE di David Hine e Mark Stafford

| Nicola Pesce Editore, 2021 | pag. 168 |
Tra luci e ombre di un'Inghilterra settecentesca, un orfano dall'animo nobile si guadagna da vivere portando in scena la propria sofferenza. Ha il volto sfigurato per una mutilazione subita nei primi anni di vita, che lo costringe a una maschera di eterno riso. Una bottiglia restituita dal mare farà luce sulle sue origini e sulle contraddizioni di una società corrotta. L'adattamento a fumetti del discusso romanzo "L'homme qui rit" di Victor Hugo, che ha ispirato la figura del Joker.
Voto:

Quando i romanzi non ci ispirano o - peggio ancora - ci spaventano (magari per la mole 😬), ecco che ci viene in aiuto la nona arte 🙌🏻
Devo dire che grazie ai fumetti ho scoperto storie a cui probabilmente non mi sarei mai avvicinata e una di queste è senza dubbio L'Uomo che Ride di Victor Hugo di cui avevo solo un vago ricordo grazie ai banchi di scuola.

Scritto durante l'esilio dalla Francia, Hugo sfoga tra le pagine di questo romanzo tutta la sua rabbia, scagliandosi contro la nobiltà, condannandone i privilegi e puntando il dito verso una politica palesemente corrotta.
Insomma non le manda a dire, se aveva qualche sassolino nella scarpa direi che se li è tolti tutti. 😅

Ma Hugo non è l'autore più easy del mondo e seicento pagine di romanzo con un sottotesto così ricco potrebbero essere difficili da digerire (leggasi 🌰🌰)


L'adattamento di David Hine alleggerisce tutta questa parte concentrandosi invece sulla storia del piccolo Gwynplaine, rapito, sfigurato e poi abbandonato…

Salvato dal vagabondo Ursus troverà la felicità in un mondo di reietti, emarginati, diseredati, saltimbanchi e scoprirà l'amore vicino a Dea, una fragile e sensibile ragazza cieca capace di vedere sotto la sua maschera di sfregi.


Per uno strano scherzo del destino però a Gwynplaine si apriranno le porte dell'aristocrazia e qui conoscerà l'amaro sapore della perdita, della sconfitta e del rimpianto.

Una storia fatta di contrasti fortissimi resi ancora più accesi dai vibranti ed efficaci disegni di Mark Stafford.

Come disse Pirandello "nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti" e questo romanzo riassume perfettamente una verità - ahimé - sempre attuale.


- Conrad Veidt -

🎥 Curiosità: Jerry Robinson, Brian Bolland e Bob Kane per il perenne ghigno sardonico del Joker si sono ispirati al Gwynplaine interpretato da Conrad Veidt nel film del 1928.