15 settembre 2013

Recensione, MIA CUGINA PHILLIS di Elizabeth Gaskell

Ultimamente il tempo mi è tiranno! Ne ho poco, poco, poco e quel poco che ho lo uso più per leggere che per stare al picci (pc nel linguaggio silvesco :P).
Fortunatamente oltre al blog c'è il sito che si alimenta anche grazie a lettori di passaggio che mi lasciano la loro recensione, e ad altri più costanti che entrano a far parte dello staff.
Recentemente ho ricevuto un'attenta e accurata analisi di un romanzo di Elizabeth Gaskell, autrice che credo conoscano tutti per il famosissimo Nord e Sud, e non ci ho pensato due volte a pubblicarla. Sto parlando di Mia Cugina Phillis. Buona lettura e un grazie ad Alice ^^.

C o u s i n  P h i l l i s

| Marsilio | pubblicato nel 1864 | pag. 160 |
"Mia cugina Phillis" è un racconto in cui la scrittrice, assumendo il punto di vista del mondo rurale, si confronta con il cambiamento. Questo libro delinea una vicenda umana intimamente legata all'impatto psicologico-comportamentale prodotto dalla strada ferrata sulla campagna inglese e sui suoi abitanti. Sfondo della vicenda è la Fattoria della Speranza in cui tutto pare procedere secondo i ritmi della natura. In questo mondo idilliaco si muove Phillis Holman, una ragazza innocente e sensibile. L'incontro con l'ingegnere ferroviario Holdsworth fa conoscere a Phillis l'amore e le pene d'amore, ma l'improvvisa partenza di Holdsworth segna la fine del sogno. 

Voto:

R e c e n s i o n e

Una distesa d'erba trapuntata di fiori selvatici, un sentiero ombroso che conduce ad una vecchia casa e, sulla porta, in attesa, una fanciulla alta, vestita di blu, immersa nella luce rosseggiante del tramonto...
Sono queste le prime immagini che tornano alla mente quando si pensa a Cousin Phillis, romanzo tanto breve quanto intenso e ricco di significati; una di quelle storie di per sè semplicissime e perfettamente realistiche, eppure, o forse proprio per questo, in grado di toccare il lettore e far riflettere.
Cousin Phillis è la storia, narrata con toni delicati, di una ragazza, della fine della sua fanciullezza, dei primi turbamenti del cuore e dell'incontro, inatteso e bruciante, con la difficile realtà dell'età adulta.
Pubblicato a puntate nel 1864, Cousin Phillis è considerato dalla critica uno dei più riusciti e raffinati lavori di Elizabeth Gaskell; un romanzo pacato, dall'incedere lento, in perfetta armonia coi ritmi della vita di campagna, costantemente pervaso da un senso di tenera malinconia che accompagna il lettore per tutta la narrazione senza però scivolare mai nel sentimentalismo o nella banalità. 
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Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella recensione, è sempre un piacere leggerti.
Della Gaskell ho in programma di leggere Nord e Sud e poi di vedermi la miniserie.

Marta

Anonimo ha detto...

Da leggere solo perchè esce dalla penna dell'autrice di Nord e Sud.
Fra

Anonimo ha detto...

Bellissima recensione, complimenti!...anche se non conosco il libro, mi hai davvero incuriosito. Ale

Anonimo ha detto...

bella recensione letta dopo aver finito il libro. si... esortazione giusta quella di riprendersi dopo una tempesta....

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