2 gennaio 2012

Intervista a Silvia Scibilia

Sono davvero *felice felice* di ospitare Silvia Scibilia per la seconda volta nel mio sito (e blog).
Reduce dalla lettura di 6 in Stand By (qui la mia recensione) non ho potuto trattenermi e l'ho subito contattata per soddisfare alcune curiosità. E lei come al solito è stata gentilissima!

1) Da Ghiacciolo con Nutella è passato un po' di tempo, come sei cambiata in questo periodo?
Credo di essere cambiata al punto da non riuscire a vedermi nella scrittura di Ghiacciolo con Nutella, nonostante io abbia amato il mio romanzo d'esordio e i suoi pazzi protagonisti. Scrivere di getto non è più la mia priorità, anzi lascio che le parole e le idee permangano dentro di me prima di fermarle sulla carta.

2) Devo dire che 6 in Stand-by mi ha colpito molto, l'ho trovato un
romanzo più maturo, ma forse è solo per la tematica trattata, perchè se ricordo bene l'avevi già in cantiere da diversi anni.
Quando ho pubblicato Ghiacciolo con Nutella, avevo terminato la stesura di 6 in stand-by da qualche mese. L'idea iniziale è stata di affrontare il tema della crisi coniugale da un punto di vista soggettivo, quello di Laura e di Massimo.

3) Laura e Massimo sono lo specchio di un'inifinità di coppie, ma forse hanno una marcia in più, in quanto la loro storia non viene semplicemente archiviata, ma messa in stand-by. Cosa ne pensi delle seconde possibilità?
Mi definisco "romanticamente cinica", pertanto mi piace pensare che basti un po' di consapevolezza di se stessi e di volontà per salvare un rapporto in crisi, tuttavia so che non è sempre possibile.

4) Nel romanzo si parla molto anche si sesso. All'inizio di un rapporto è la "miccia" in seguito un "collante" E' un caso che Laura e Massimo vadano in crisi quando il sesso diventa quasi più un'abitudine che un piacere?
Non lo è, penso che la qualità del sesso sia un ottimo strumento di diagnosi per la salute di una coppia anche se è normale che vi siano periodi di alti e bassi soprattutto per chi ha bambini piccoli che non lasciano molto tempo per l'intimità.

5) Massimo viene più volte definito un "vero uomo" eppure non è sempre così. Quest'accento sull'essere e apparire è voluto?
Massimo è un uomo che crede nella responsabilità e ciò è per gli altri indice di virilità. Leggendo il libro emerge che è un uomo sicuro di sé in ambito professionale ma che viene sopraffatto dall'insicurezza nei rapporti interpersonali, tanto a volte da combinare dei disastri. Ho cercato di non creare "eroi", ma persone reali che non sono mai perfette.

6) Oltre ai due protagonsiti mi hanno colpito molto anche i personaggi secondari. I genitori di Laura, la sorella di Massimo, in particolare Sara, egoista, egocentrica, ego in tutto insomma ^^ Però è anche quella che mi ha più divertito insieme a Stefano. Sono tutti frutto della tua fantasia o hai
attinto da qualche conoscenza?
Sara e Stefano sono la copia amplificata di più persone che conosco. Non possono essere considerati negativi nonostante chiunque voglia stare alla larga da personaggi simili perché dimostrano un senso di protezione esclusivo nei confronti di Massimo e Laura.

7) I tuoi romanzi sono stati pubblicati da diverse Case Editrici, come sei approdata alla Butterfly?
Ho conosciuto Argeta Brozi della Butterfly Edizioni attraverso un forum di Anobii con il quale ci siamo scambiate i rispettivi romanzi. Quando ha deciso di intraprendere l'attività di editrice ho pensato che fosse la donna giusta per il mio romanzo e non me ne sono pentita.

8) Ghiacciolo con Nutella era un chiken lit, 6 in stand-by non riesco a definirlo tale (non so se a torto o ragione) ma pensi di cambiare genere in futuro?
In realtà neanche Ghiacciolo con Nutella può essere definito un  chick-lit puro nonostante lo stile umoristico perché sono romanzi che affondano le radici nella realtà. Ho scritto anche uno storico e un erotico, posso garantire che non mi vedrete mai alle prese con un thriller o con vampiri e licantropi al seguito.

Silvia non posso che farti tanti complimenti, il tuo romanzo
mi è piaciuto moltissimo, sei davvero un'abile artigiana delle parole e delle emozioni, spero solo che il successo che meriti vada di pari passo con il tuo talento.
Grazie, Silvia! Questo mi è di stimolo per non smettere di scrivere e cercare di migliorarmi.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi è piaciuta la recensione e anche l'intervista. Solitamente non seguo molto le autrici italiane, ma adesso sono curiosa. Grazie per la segnalazione
Bea

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